GUIDONIA – Asilo comunale, il Tar blocca l’appalto per la gestione

Accolto il ricorso di una ditta esclusa: i membri della Commissione non sarebbero esperti del settore scuola

Uno è avvocato. L’altro è un ingegnere ambientale. Il terzo è specialista in beni architettonici e del paesaggio. Tutti e tre erano stati nominati per valutare la ditta migliore che dovrà gestire per i prossimi tre anni (con possibilità di rinnovo per ulteriori due anni) l’asilo nido comunale di via degli Spagnoli a Guidonia Montecelio.

Se i tre commissari abbiano o meno i requisiti per sovrintendere la gara d’appalto del “Giardino di Elisa” lo stabilirà il Tar del Lazio il prossimo 29 marzo. Per ora i giudici amministrativi hanno accolto il ricorso di una delle tre imprese escluse dalla procedura e sospeso tutti gli atti che hanno portato all’aggiudicazione dell’appalto alla “Cooperativa Sociale Gialla” con sede in via Monte Nero, a Poggio Fiorito, area industriale di Colleverde di Guidonia.

E’ in sintesi il contenuto della ordinanza 699 pubblicata oggi, mercoledì 2 febbraio, e firmata dal Presidente della Sezione Seconda Quater del Tar, Donatella Scala. Secondo il magistrato non sono campate in aria le contestazioni mosse dalla “Esperia Srl” di Roma, ditta esclusa insieme ad altre due imprese per mancato superamento della cosiddetta soglia di sbarramento. Anzi, a parere del Presidente esistono “apprezzabili profili di fumus boni iuris” sia sull’assenza nella commissione di esperti nello specifico settore che sulla non riconducibilità allo specifico settore del generico “settore degli appalti di servizi”.

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Ma andiamo per ordine e ricostruiamo la vicenda dall’inizio. Da quando il 5 luglio 2021 la Centrale Unica di Committenza (Cuc) della IX^ Comunità Montana del Lazio ha indetto per conto del Comune di Guidonia Montecelio la gara con criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa per affidare l’appalto del “Servizio di gestione degli asili nido del Comune per tre anni con possibilità di rinnovo per ulteriori due anni.

L’importo a base di gara era pari a 635,59 mensili a bambino per un totale di un milione 887.702,30. La “Cooperativa Sociale Gialla” è risultata prima in graduatoria proponendo un prezzo mensile a bimbo pari a 508,472, determinando il prezzo finale in un milione 510.161,84 per una durata triennale del servizio, iva esclusa.

Il primo atto che la “Esperia Srl” chiede di annullare, oltre all’aggiudicazione, è la determina 180/2021 con la quale il primo settembre dell’anno scorso il Direttore della Cuc Stefano Petrucci ha nominato i tre membri della Commissione. Il Presidente è l’Avvocato Pasquale Andrea Chiodi, laureato in Giurisprudenza conseguita a Campobasso, consulenze e incarichi da funzionario nelle Pubbliche Amministrazioni della Campania e del Molise.

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Il primo Componente è l’Ingegner Gaetano_Vitiello, 43 anni di Acerra, consulente di fiducia di varie amministrazioni pubbliche della Campania per opere pubbliche e valutazione di impatto ambientale di impianti industriali.

Il secondo Componente è l’Ingegner Bernardina Colasanti, 41 anni, incarichi dirigenziali in vari Comuni della Città del Nordest, già membro di commissione per l’appalto sul ciclo integrato dei rifiuti del Comune di Guidonia Montecelio, sempre gestito dalla Centrale unica di committenza della IX Comunità montana del Lazio.

Secondo i legali della “Esperia Srl”, gli avvocati Sergio Caracciolo e Marcello Distasi, i tre commissari non sarebbero tutti così esperti del settore a tal punto da escludere l’azienda romana. Per difendere il proprio operato l’amministrazione giallo-rossa di Guidonia Montecelio guidata dal sindaco Michel Barbet ha nominato ben tre legali, gli avvocati Piergiuseppe Venturella, Francesco Verrastro e Giuseppe Carlomagno.

Per ora il Tar ha sospeso l’aggiudicazione dell’appalto e condannato il Comune a rimborsare alla “Esperia Srl” 1.500 euro, altrettanti dovrà pagarli alla ditta ricorrente la “Cooperativa Sociale Gialla”.

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