GUIDONIA – “Padre Pio”, il regista Abel Ferrara incontra 2000 liceali

Il cineasta di origini italiane nato nel Bronx presenta l’ultimo film al “The Space”: una lezione di storia, educazione e rispetto

Il noto regista Abel Ferrara (Il cattivo tenente; Pasolini) ha presentato il suo ultimo film Padre Pio (2002), come anteprima nella regione Lazio, rivolgendosi ai circa 2000 studenti del Polo Liceale Tecnico-Scientifico “Majorana-Pisano” di Guidonia Montecelio.

Il film, proiettato martedì 20 dicembre al multisala “The Space” di Guidonia Montecelio, rientra nel Pcto “Introduzione al mestiere di critico cinematografico”, organizzato dall’Istituto e tenuto in collaborazione con il Sncci (Sindacato nazionale critici cinematografici italiani).

Il noto autore newyorkese di origini italiane si è reso disponibile dopo la proiezione ad incontrare i ragazzi in cinque sale.

Un’ora di conversazione tra analisi filmica e consigli, tutto rigorosamente in inglese, tradotti dalla professoressa Marylin Asturi.

Il film parla di fatti veri. Il massacro di giovani socialisti a San Giovanni Rotondo, in Puglia. Nel 1920. Negli stessi anni in cui un ragazzo decideva di diventare frate, Padre Pio. (…). Ricordate sempre che la Storia si ripete, quello che è successo potrebbe accadere di nuovo.

Per questo dovete studiare.

Dopo la prima guerra mondiale ne è arrivata una peggiore, la seconda guerra mondiale. Sono morti più di cento milioni di uomini. (…) Se siamo cattivi il male entra dentro di noi. Il diavolo è il male. Ed esiste.

Dobbiamo evitare le guerre. La guerra in Ucraina è il male. (…)

Quando siamo buoni? Quando non aggrediamo l’altro, quando facciamo del bene agli altri. Voi siete buoni quando, ad esempio, aiutate la vostra mamma a fare delle faccende in casa. (…)

State lontani dalla droga e dall’alcol.

Vi dico questo per esperienza. Non è necessario che voi facciate le cattive esperienze che ho fatto io. (…) A sedici anni ho cominciato a girare i miei primi film. Ho capito che il cinema era il mio modo di esprimermi (…)“.

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Come mai alcune scene sono volutamente sgranate e fuori fuoco?”, chiede un attento ragazzo.

Ho voluto dare l’idea del documentario, stare più vicino alla realtà”, ha concluso il regista.

Dopo la proiezione nell’auditorium del Liceo Scientifico “Ettore Majorana” di viale Roma Abel Ferrara si è esibito al pianoforte davanti al preside dell’Istituto Eusebio Ciccotti e al personale docente.

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