GUIDONIA - Forza, coraggio, fatica e amore: le parole chiave di Mario Caucci

Per l’industriale del travertino l’amico cantautore Stefano Bastianelli scrisse la canzone “Il cammino della mia vita”

Per il suo 80esimo compleanno Mario Caucci, l’industriale del travertino scomparso ieri (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO), si raccontò nel videoclip “Il cammino della mia vita” (CLICCA E GUARDA IL VIDEO), musica e parole del compianto Stefano Bastianelli, artigiano e cantautore molto noto, protagonista in manifestazioni come Castrocaro e Sanremo, scomparso nel 2015 all’età di 56 anni.

Questo è il testo del brano:

“A Serafino e Maria, i miei genitori, coloro i quali più di tutti hanno saputo guidarmi, e sostenermi, nel corso di una vita intera,

specchio di un’eternità, che rimane qui dentro, legata all’amore, e il coraggio, che mi hanno donato, legato all’amore.

Il mondo è così grande ed è difficile trovarsi a scoprire.

Quando sei bambino queste mani che stringevi prima di lasciarci non hanno la forza.

Ma la troveranno e camminando in questa vita tra gioia e dolore.

Tanta fede nel cuore affronterò con le mie idee la vita che sarà, sarà, sarà.

Dentro me, l’emozione esplode e diventa forza e coraggio, nel creare un umile lavoro che porta, il sapore del pane,

dalla terra verrà, dalla terra verrà, la ricchezza e il lavoro, legato all’amore.

Io, Mario Caucci, sono giunto qui, con un passo avanzato, rispetto al mio originario cammino,

ho tanto dato per vincere, ho lottato con sorrisi pianti, e perché no, con un pizzico di follia,

debbo riconoscenza ai miei genitori, grazie ai quali, ho conquistato l’amore, la forza, la magia, di questa vita, la mia.

Ho dovuto perseverare, contro il male e la fatica, contro la sorte, che non è stata spesso una buona amica,

alla fine ti guardi intorno, e capisci di essere giunto ad una meta, mai sperata, accompagnato ancora da chi c’era e adesso non c’è più,

il mio volto riflesso nello specchio, ancora limpido del passato, sussurra sorridendo, combatterò ancora, non mi posso fermare, il sentiero è ancora lungo.

E non conosco stanchezza, e se Dio lo vorrà, proteggerò ancora e sempre il mio vero amore, la famiglia, nelle gioie e nei dolori,

con il sostegno dell’affetto famigliare, continuerò ad amare il lavoro, e tutte le persone, che hanno lavorato al mio fianco, come se fosse, la prima volta.

Dentro me l’emozione esplode e diventa forza e coraggio, nel creare un umile lavoro che porta,

il sapore del pane, dalla terra verrà, dalla terra verrà, la ricchezza e il lavoro, legato all’amore.

Con orgoglio e profondo amore, lascio ai miei figli e nipoti, tutte le mie fatiche di una vita,

perché un impero non si deve fermare con me, ma continuare con le mie generazioni future, per sempre”.

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