PALOMBARA SABINA – Comune sul lastrico, 21 milioni di euro di debiti da ripianare

Approvato un piano di riequilibrio finanziario della durata massima di 20 anni. L’Ente vende la farmacia e sopprime lo scuolabus

A incidere pesantemente sono i mancati incassi dell’ultimo triennio, connessi alla pandemia e alla crisi economica nazionale. Ma ce ne sono altri che arrivano da lontano. Molto lontano.

Tutti insieme hanno creato un “buco” da oltre 21 milioni di euro nelle casse pubbliche del Comune di Palombara Sabina.

Per questo sabato 9 settembre il Consiglio comunale con la delibera numero 48 –CLICCA E LEGGI LA DELIBERA ORIGINALE– ha deliberato all’unanimità il ricorso alla procedura di Riequilibrio finanziario pluriennale, detto anche “predissesto”, l’unico modo per risanare le finanze e prevenire il fallimento di una Città da 13 mila abitanti in cui negli ultimi tre esercizi finanziari si è registrato un costante aumento del disavanzo.

La decisione è passata con 14 voti favorevoli espressi in forma palese per alzata di mano dai 14 Consiglieri presenti e votanti, compresa la consigliera d’opposizione Viviana Rosati che a nome di tutto il Gruppo di “Progetto Palombara” ha sostenuto la proposta dell’amministrazione sabina guidata dal sindaco e deputato Alessandro Palombi.

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La delibera numero 48 è stata inviata alla Corte dei Conti e al Ministero dell’Interno per avere il via libera ad accedere al Fondo di rotazione per far fronte ad una serie di situazioni contingenti.

Il Consiglio comunale, entro il termine perentorio di 90 giorni dalla data di esecutività dell’atto, approverà un piano di riequilibrio finanziario pluriennale della durata massima di 20 anni per coprire i 21 milioni 611.976 euro e 43 centesimi di disavanzo.

Durante la seduta di sabato 9 settembre l’assessora alle Finanze Flaminia Bottacchiari ha anticipato che il riequilibrio finanziario prevede come condizione che il Comune di Palombara Sabina si renda disponibile ad effettuare alcune dismissioni di patrimonio, su tutte la vendita della Farmacia di Marzolano che da una prima stima porterebbe nelle casse comunali un milione di euro.

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L’assessora Bottacchiari ha inoltre evidenziato che l’Amministrazione potrà accedere al mutuo presso Cassa Depositi e Prestiti, avendo ancora una capacità di indebitamento per accedere ad altre fonti.

Nel frattempo i cittadini avvertono i primi effetti del pre-dissesto: lo scuolabus è stato eliminato, non essendo un servizio essenziale e obbligatorio, per il 26% coperto dall’Ente e il resto a carico delle famiglie.

A tal proposito durante la seduta di sabato l’assessore alle Politiche scolastiche Eddy Sarnacchiaro ha annunciato di aver indetto una manifestazione di interesse per ripristinare il servizio scuolabus di “prossimità” e non più porta a porta. In base al numero delle richieste pervenute, ci sarà un prezzo da sostenere interamente a carico delle famiglie degli alunni.

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