Proseguono le indagini per stabilire cause ed eventuali responsabilità nel tragico rogo che nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 dicembre ha distrutto parte dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli, Dea di primo livello, e causato la morte di tre anziani pazienti, Pierina Di Giacomo e Romeo Sanna di 86 anni, rispettivamente di Villanova di Guidonia e di Villalba di Guidonia, e Giuseppina Virginia Facca di 84.
Stamane, lunedì 11 dicembre, alle 10:30, si è tenuta presso la Procura di Tivoli una riunione di coordinamento investigativo tra il pubblico ministero Filippo Guerra che coordina le indagini fin dalla sera di venerdì, i Vigili del Fuoco del comando Provinciale di Roma e del nucleo investigativo dei Vigili del fuoco, personale del Commissariato di Tivoli e della Squadra mobile di Roma.
Durante il vertice gli inquirenti hanno fatto il punto delle indagini svolte e di quelle da svolgere.
“Ho constatato il perfetto coordinamento tra tutti coloro che stanno lavorando sotto la direzione costante del PM e i risultati fino ad ora raggiunti in pochissimo tempo – spiega in un comunicato stampa il Procuratore Capo Francesco Menditto – alle ore 12 di oggi, come programmato, è stato conferito l’esame autoptico sulle salme delle tre persone decedute.
Le operazioni inizieranno rapidamente e speriamo entro 48 ore di restituire i corpi ai familiari, cui va la nostra solidarietà: i risultati dell’autopsia saranno comunicati quanto prima dal medico legale e dal tossicologo nominati, ma per avere certezze sulle cause della morte occorre un tempo non prevedibile in questo momento.
Come è usuale in indagini come queste, sarà nominato un consulente in tempi brevissimi per alcuni accertamenti e verifiche, unitamente alla polizia giudiziaria delegata”.
In queste ore la polizia giudiziaria delegata sta continuando l’ascolto di persone informate sui fatti e l’acquisizione di documentazione considerata utile all’inchiesta per omicidio colposo plurimo e incendio colposo, al momento nei confronti di ignoti.
“Non vi è alcun elemento per procedere a iscrizioni di diversi reati in quanto non risulta alcuna volontarietà dei fatti – prosegue il Procuratore Menditto nel comunicato stampa – Non vi sono elementi, allo stato per iscrivere persone come indagate per i citati reati; è appena il caso di ricordare che il PM deve svolgere le doverose indagini prima di potere configurare gli estremi di iscrizioni di persone nel registro delle notizie di reato;
le indagini sono articolate e complesse e riguardano ogni segmento di interesse, fin dal momento in cui si è avviato l’incendio (come già detto in conferenza stampa, partito dal piazzale) ad ogni fase successiva, quindi si opera a 360 gradi per non tralasciare nulla e dare risposte certe;
come già comunicato le indagini hanno accertato il momento di avvio del fuoco, il suo propagarsi e i tempi degli interventi di polizia carabinieri e Vigili del fuoco; nonché la rapidità dei soccorsi, con un’opera di assistenza e trasporto in altri ospedali dei pazienti”.