GUIDONIA – “Pista d’Oro”, centro commerciale e kartodromo interrato

Il progetto nel cassetto del proprietario precedente ai cinesi

La “Pista d’Oro” nelle mani di imprenditori cinesi.

La notizia esclusiva pubblicata mercoledì 13 dicembre dal quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv ha fatto il giro del web, discutere e sognare (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Sognare sul futuro dell’ex kartodromo di via Tiburtina, a Guidonia Montecelio, oggi proprietà della “Lanterne Rosse Srl”, una società di import ed export con sede legale a Pomezia che al Tribunale di Ascoli Piceno si è aggiudicata la vendita all’asta dell’impianto dal fallimento della “Santarelli Costruzioni spa”, detta anche “Saco Spa”, il colosso marchigiano protagonista di un crac da 300 milioni di euro che a sua volta nel 2008 rilevò fallimento e proprietà del nobile Massimo Del Fante.

“Quale sarà il destino della Pista d’Oro?”, è la domanda più ricorrente in città.

Quale è l’idea di Xuanjin Zeng, il 50enne imprenditore cinese proprietario e amministratore unico della “Lanterne Rosse Srl”?

E allora è opportuno evidenziare che il kartodromo non si tocca.

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Lo hanno messo nero su bianco gli architetti Gaetano Miarelli, Pietro Somogyi e Franco Tegolini, i tre redattori del Piano Regolatore Generale di Guidonia Montecelio vigente e approvato dalla Regione Lazio nel 1976, quindici anni dopo il taglio del nastro della “Pista d’Oro”.

“E’ stata riservata un’area per la continuazione delle attività sportive go-kartistiche e automobilistiche attualmente in funzione in località Castel Arcione, con la possibilità di un funzionale ampliamento di altre attività sportive e ricreative collaterali”, si legge nel criterio informatore del Prg, ossia l’indirizzo dei tre redattori che è obbligatorio rispettare.

Non a caso esiste una bozza di progetto per l’area di oltre 7 ettari a destinazione servizi privati con un indice di 2,00 mc/mq e una cubatura realizzabile di 144.836 metri cubi nei limiti dei vincoli esistenti.

E’ l’idea rimasta nel cassetto proposta dalla “Santarelli Costruzioni spa”, subito dopo che il consiglio comunale di Guidonia Montecelio il 27 luglio 2010 approvò “Arcionia”, la lottizzazione per nuovi 4 mila 806 abitanti insediabili nell’area adiacente la “Pista d’Oro”, anch’essa all’asta dopo il fallimento “Saco Spa”.

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A esporre la bozza di progetto il 7 settembre 2010 fu Tiburno, il settimanale uscito in edicola dal 1990 al dicembre 2021.

Il colosso marchigiano di Pietro Santarelli presentò l’idea a Massimo Casavecchia e Umberto Ferrucci, rispettivamente assessore e dirigente all’Urbanistica durante l’amministrazione del sindaco Eligio Rubeis.

Un centinaio di appartamenti e un centro commerciale ‘alternativo’ al contiguo “Tiburtino Shopping Center”.

E il tempio del kart?

Essendo obbligata a rispettare il criterio informatore del Prg, la “Santarelli Costruzioni Spa” ipotizzò la possibilità di sostituire l’attuale “Pista d’Oro” con un impianto per mezzi elettrici alimentato ad energia alternativa: un gioiello tecnologico sottostante al futuribile centro commerciale.

Attrezzature scolastiche, culturali, religiose, sanitarie, assistenziali, commerciali, sportive e ricreative, turistiche: la “Lanterne Rosse Srl” ha l’imbarazzo della scelta per far tornare la luce sull’ex kartodromo di Guidonia Montecelio.

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