TIVOLI - Body cam in pronto soccorso contro le aggressioni al personale sanitario

La proposta della Cisl alla Direzione Generale della Asl

Insulti, minacce, aggressioni verbali e fisiche ai danni del personale sanitario sono sempre più frequenti. Nel Lazio nel 2024 si stima un aumento del 38 per cento rispetto al 2023.

Numeri che impongono una riflessione e una possibile soluzione.

Il dirigente della Cisl Fp della Asl Roma 5 Dimitri Cecchinelli

Anche se recentemente nella Asl Roma 5 di Tivoli non si sono verificati episodi gravi, i dirigenti della Cisl Fp Dimitri Cecchinelli e Andrea Berardi hanno avanzato una proposta al Direttore Generale Silvia Cavalli.

Si tratta di un pacchetto di misure per contrastare la violenza contro gli operatori sanitari, articolato più punti.

Il primo riguarda la cosiddetta tracciabilità del percorso del paziente attraverso l’implementazione di una app che consenta ai familiari di seguire in tempo reale il percorso del malato all’interno dell’ospedale.

“Ad esempio – spiegano Cecchinelli e Berardi – l’app potrebbe inviare aggiornamenti come “Il paziente è stato inviato in radiologia” o “Esame completato, in attesa di referto”. Questo sistema, ridurrebbe lo stress dei familiari e migliorerebbe la trasparenza del servizio migliorando le attività dei punti di Umanizzazione già presenti nei vari poli ospedalieri”.

Tra le misure proposte c’è inoltre l’obbligo di costituzione di parte civile da parte dell’azienda sanitaria nei casi di violenza.

“Ciò incoraggerebbe gli operatori a denunciare gli aggressori – proseguono i sindacalisti Cisl – poiché l’azienda potrebbe richiedere risarcimenti, aumentando le conseguenze economiche per chi commette violenze”.

La Direzione Generale della Asl Roma 5 di Tivoli

Punto forte della proposta appare l’introduzione di body cam per dissuadere comportamenti violenti, dotando dei dispositivi di registrazione audio, video o fotografico indossabili tutti gli operatori sanitari nelle aree a rischio, come pronto soccorso, Reparto psichiatria e Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS), le strutture sanitarie di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi.

“Questi strumenti – è l’opinione di Dimitri Cecchinelli e Andrea Berardi – hanno dimostrato efficacia in altri contesti, offrendo una maggiore protezione agli operatori”.

Nella proposta al Direttore Generale della Asl Roma 5 c’è anche la cosiddetta Educazione alla cultura della segnalazione.

“Collaborare con i poli universitari interni alla Asl Rm5 per formare gli studenti delle professioni sanitarie sulla gestione della violenza e sulla segnalazione degli episodi violenti – proseguono i due sindacalisti – L’inserimento di moduli specifici nei programmi accademici potrebbe contribuire a un cambiamento utile per affrontare il problema”.

Il quinto punto della proposta finalizzata a garantire un ambiente di lavoro più sicuro e a promuovere una cultura di rispetto e protezione sono le Polizze assicurative per aggressioni.

“Istituire un fondo straordinario per supportare gli operatori sanitari vittime di violenza – concludono i dirigenti della Cisl Fp Dimitri Cecchinelli e Andrea Berardi – specialmente nei casi in cui l’aggressore non possa essere perseguito o risarcito”.

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