Sono stati affissi a 48 ore dalle celebrazioni dell’80esimo anniversario della Liberazione e incollati sopra le locandine dei festeggiamenti per il 25 aprile.
Manifesti inneggianti al Duce sui muri di Monterotondo e Mentana.
Stamane, lunedì 28 aprile, a denunciare pubblicamente il caso sono stati il Sindaco di Monterotondo Riccardo Varone e l’Assessora alle Politiche educative e Scuola di Mentana, Serena Pandolfi.



Uno dei manifesti affissi sui muri di Monterotondo
Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line Tiburno.Tv, nella città eretina i manifesti col volto di Benito Mussolini sono stati incollati nei pressi di un luogo simbolo come l’arco di San Rocco, in pieno Centro storico, e nei pressi del Parco Arcobaleno recentemente riqualificato.
“Un gesto ignobile a pochi giorni dalle celebrazioni dell’80º anniversario della Liberazione, che dimostra chiaramente come ancora ci sia chi pensa, oggi più che mai, di ricostruire consenso intorno a un’ideologia inaccettabile e incompatibile con i valori democratici e antifascisti sanciti dalla nostra carta costituzionale”, ha commentato in una nota stampa il sindaco Riccardo Varone.
“Proprio qualche giorno fa – ha aggiunto il sindaco – nel mio discorso in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, esprimevo preoccupazione riguardo la depoliticizzazione della memoria della Liberazione, ridotta banalmente a una questione identitaria, e di quanto l’Antifascismo venga svuotato di significato e relegato a sterile retorica istituzionale.
Di contro il neofascismo, costretto a muoversi nell’ombra per decenni, trova spazi di legittimazione sempre più ampi. I vecchi steccati si stanno sgretolando, la pregiudiziale antifascista cede, il linguaggio si sdogana e le simbologie, come questi manifesti dimostrano, riemergono.
La riaffermazione sacra e solenne di un patrimonio di valori fondamentale per la memoria e per la vita collettiva della nostra comunità, cittadina e nazionale, deve essere per tutte e tutti noi esercizio quotidiano di resistenza civile, anche e soprattutto nella ferma condanna di episodi come questo ricordando, a chi avesse memoria breve, che l’apologia di fascismo è REATO”.



Uno dei manifesti affissi sui muri di Mentana
Stamane sono apparse delle immagini raffiguranti Benito Mussolini anche a Mentana, la città garibaldina confinante con Monterotondo.
“Non una bravata, ma una scelta politica precisa e che condanniamo fermamente – il commento dell’Assessora Serena Pandolfi – Una vergogna irrispettosa, in primis per chi la compie, verso la quale non è possibile immaginare tolleranza.
Solo pochi giorni fa abbiamo celebrato in tutta Italia, compresa la nostra Città, gli 80 anni dalla Liberazione del nostro Paese dal nazifascismo e insieme abbiamo ricordato l’importanza dei valori che hanno permesso a tutte e tutti noi di essere liberi e uguali di fronte allo Stato e nella comunità.
Coltivare la memoria, anche nell’azione quotidiana, dei valori della Resistenza è un esercizio complesso, ma doveroso che dobbiamo agli uomini e alle donne che hanno sacrificato la loro vita per un sogno di libertà lasciandoci in eredità l’Italia libera, democratica e antifascista.
Triste pensare che – anche se poche e isolate – ci siano persone che dimenticano come questo patrimonio condiviso sia alla base della nostra Costituzione, ma non smetteremo mai di avere la forza e il coraggio di ricordarglielo.
I manifesti sono stati prontamente rimossi e si prenderanno tutte le azioni necessarie a individuare i protagonisti dell’azione”.
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