MONTEROTONDO – Il suono che resta: l’aula di musica porterà il nome di Matteo

L'istituto Campanari saluta Matteo Partac, al funerale lacrime e palloncini bianchi

A quindici anni la vita dovrebbe essere tutta davanti, fatta di sogni, risate, scuola, amici, e canzoni da ascoltare a tutto volume. E invece, Matteo Partac ci ha lasciati troppo presto, portato via da una lunga malattia che ha provato a spegnere la sua luce, senza però riuscirci del tutto. Perché Matteo, con la sua forza silenziosa e il suo sorriso gentile, ha lasciato un segno profondo in chi lo ha conosciuto.

La comunità scolastica dell’I.C. Campanari, dove Matteo ha frequentato gli anni della secondaria, si è stretta in un unico grande abbraccio attorno alla sua famiglia. Lo ha fatto in silenzio, con rispetto, con la presenza costante che solo chi ama davvero sa offrire. Lo ha fatto anche nel giorno dell’ultimo saluto, giovedì 21 agosto, quando la chiesa di Monterotondo Scalo si è riempita di compagni, docenti, genitori e amici. Un momento straziante e insieme luminoso, come racconta il maestro di musica Luca Villani:

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I palloncini bianchi volavano e cadevano sotto la pioggia, come se anche il cielo piangesse. I suoi amici lo hanno accompagnato fino al Cimitero Vecchio. Matteo riposa lì, poco dopo la discesa, nella fila più alta. Il suo sorriso ci mancherà ogni giorno”.

Per non lasciar svanire la sua presenza, per farla vivere tra le note, le emozioni, e il suono della speranza, la scuola ha deciso: l’aula di musica dell’I.C. Campanari sarà intitolata a Matteo Partac.

E’ stato il prof Villani a lanciare la proposta:Ricorderemo tutti Matteo Partac come un ragazzo speciale, il suo sorriso intelligente e amabile ci mancherà. Ringrazio a nome dell’IC Campanari il Comune di Monterotondo per la sua concreta vicinanza, così come questa comunità di genitori e cittadini davvero speciale. Vorrei intitolare a lui la nostra aula musica e daremo notizia di iniziative per la sua memoria. A Dio, caro Matteo

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Un gesto semplice, ma pieno di significato. Un modo per dire: “Tu sei ancora qui con noi”. E per ogni nota che verrà suonata in quell’aula, ci sarà anche un po’ del suo spirito a riempire l’aria.

La sofferenza di Matteo, l’abbraccio dei compagni

Un tonfo al cuore…..tanto silenzio….e i singhiozzi dei suoi compagni.…la sua sofferenza in questi anni ha unito ad alcuni in particolar modo. L’istituto Campanari è composto da tante persone umili che hanno creato per lui una gran famiglia e la famiglia di origine abbiamo provato a non farla sentire sola. 

Volevo ringraziare il dirigente scolastico per il discorso concentrato di ieri che salutava Matteo ma ringraziava anche tutti i ragazzi presenti e li sosteneva nelle loro lacrime. Riposa nella pace Matteo

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