TIVOLI GUIDONIA – Cellulare a scuola, all’istituto “Fermi-Olivieri” niente gite e lavori socialmente utili

REPORTAGE - Viaggio alla scoperta di come è recepita la disposizione ministeriale

Tasche numerate in classe.

Sospensioni commutabili in lavori socialmente utili alla scuola.

Niente gite.

Sono alcune delle novità introdotte da Carmine Gallo, dal primo settembre Preside del nuovo Istituto “Enrico Fermi-Orazio Olivieri” di Tivoli e Guidonia.

Prosegue attraverso le scuole di via Acquaregna e di via Mazzini, il viaggio del quotidiano Tiburno.Tv all’interno degli istituti superiori della Città del Nordest per documentare come è stata recepita la Disposizione Ministeriale numero 3392 del 16 giugno 2025, firmata dal ministro Giuseppe Valditara, che dal primo settembre ha esteso il divieto degli smartphone in classe a tutti gli istituti superiori già vigente per i cicli scolastici precedenti, imponendo regole più stringenti che coinvolgono l’intera giornata scolastica (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

L’Istituto Enrico Fermi di via Acquaregna a Tivoli

Con la Circolare numero 7 – CLICCA E LEGGI LA CIRCOLARE – firmata venerdì 12 settembre il preside Carmine Gallo ha informato famiglie e studenti dell’Istituto Fermi che è vietato utilizzare lo Smartphone durante l’orario scolastico, compreso il tempo dedicato alle attività didattiche laboratoriali e nelle attività alternative all’IRC, al cambio di ora e durante l’intervallo ricreativo.

L’Istituto professionale “Orazio Olivieri” di via Mazzini a Tivoli; sotto, la sede di via Zambeccari a Guidonia

“La misura, di natura preventiva ed educativa – si legge nella Circolare – ha lo scopo di favorire la concentrazione e la qualità dell’apprendimento, contrastare gli effetti negativi del multitasking e dell’iper-connessione, promuovere il benessere psicofisico degli studenti.

Lo Smartphone, pertanto, dovrà essere spento e conservato tra gli effetti personali degli studenti (scelta consigliata) o riposto nell’apposita tasca presente nell’aula. In applicazione delle disposizioni ministeriali, questa istituzione scolastica ha provveduto, attraverso gli Organi Collegiali competenti, ad aggiornare il regolamento di disciplina, introducendo ulteriori e più stringenti sanzioni per i trasgressori.

Si invitano, dunque, tutti gli studenti a rispettare con particolare attenzione le presenti disposizioni onde evitare di incorrere in sanzioni disciplinari che rischierebbero di compromettere la valutazione del comportamento e, di conseguenza, l’assegnazione del credito scolastico”.

Così nelle classi dei due istituti accorpati sotto un’unica dirigenza è prevista l’installazione di pannelli con tasche numerate all’interno dei quali gli studenti dovranno riporre i propri cellulari. Per chi verrà sorpreso a violare la norma sono previste sanzioni disciplinari gradate a secondo dal numero di recidive.

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“La prima volta – spiega il preside Gallo – è previsto il richiamo verbale con la richiesta di riporre il telefonino spento nello zaino.

La seconda volta è prevista l’annotazione disciplinare sul registro e il deferimento dell’alunno al preside, al quale spetta il potere di contattare la famiglia”.

“La terza volta – prosegue il Dirigente del nuovo Istituto “Enrico Fermi-Orazio Olivieri” di Tivoli – viene avviato il procedimento disciplinare con la previsione di possibili sospensioni da un minimo di un giorno ad un massimo di 15 giorni. Lo studente sorpreso col cellulare resterà a casa per un giorno. Lo studente che invece reagisce all’insegnante a parolacce rischia fino a 15 giorni”.

“Il nostro istituto – sottolinea il Preside Carmine Gallo – prevede anche la commutazione della sospensione in un servizio alla comunità scolastica con l’obiettivo di riavvicinare l’alunno ai principi di correttezza e rispetto. Inoltre l’Istituto “Enrico Fermi-Orazio Olivieri”, oltre alla sospensione, ha introdotto una sanzione accessoria, come il divieto per gli studenti sorpresi col cellulare di partecipare ai viaggi d’istruzione, alle visite didattiche e alle gite”.

Nel nuovo Regolamento sono stati previsti anche i casi di recidiva plurima con aggravanti.

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“In quel caso – sottolinea il preside Gallo – entra in scena il Consiglio d’Istituto – e sono contemplate la sospensione fino a 30 giorni o per tutto l’anno scolastico. Anche in questo caso si prevede una sanzione accessoria, quella di non ammettere lo studente di quinta recidivo plurimo all’Esame di Stato e di non ammettere allo scrutinio gli studenti di prima, seconda, terza e quarta recidivi plurimi con aggravanti”.

Il preside Carmine Gallo annuncia di essere stato chiaro anche coi docenti.

“Ho raccomandato loro di non transigere e di non derogare – spiega il Dirigente del “Fermi-Olivieri” – Un solo caso mettere a repentaglio la tenuta del divieto e di tutta la previsione disciplinare.

Concedere una attenuante equivale ad una perdita di credibilità per la scuola”.

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