In riferimento all’articolo GUIDONIA – “Sconto” del 50% sulla Tari per chi adotta un cane dai canili convenzionati, dall’associazione ALFA OdV riceviamo e pubblichiamo:
“Quando l’etica si scontra con una burocrazia cieca, a farne le spese sono sempre i più indifesi.
A Guidonia Montecelio, l’ultima iniziativa del Comune per i suoi 400 cani reclusi nei canili convenzionati ha scatenato una reazione durissima e inevitabile: ALFA – Associazione Love For Animals OdV, forte di oltre 13 anni di esperienza specializzata nel benessere animale e nel contrasto al randagismo nel territorio del Lazio, ha respinto la manifestazione di interesse (pubblicata il 16 ottobre).
L’accusa è chiara: non c’è volontà reale di risolvere il problema, ma solo un tentativo disperato di salvare la faccia.
L’OLTRAGGIO POLITICO: CANI TRATTATI COME SPAZZATURA E MERCE DI SCAMBIO
L’attuale fallimento sulla manifestazione d’interesse si inserisce in un quadro ideologico già drammaticamente compromesso, come dimostra la precedente iniziativa politica del Comune, divulgata poco più di un mese fa, riguardo allo sconto sulla tassa dei rifiuti per chi adotta un cane.
“È un approccio sconsiderato, slegato da ogni logica di tutela,” dichiara l’associazione ALFA.
“Sembra assurdo doverlo dichiarare ad alta voce, ma gli animali non sono rifiuti! Questa delibera rivela come l’Amministrazione concepisca i cani: semplici strumenti per ottenere uno sgravio fiscale, oggetti da smaltire nel minor tempo possibile.
Questa logica promuove adozioni veloci, basate sull’impulso del momento e su un vantaggio fiscale. Presupposti destinati a generare ulteriori traumi e nuovi abbandoni.”
IL COSTO INSOSTENIBILE E LA FOLLIA ORGANIZZATIVA
L’assurdità prosegue nei contenuti della Manifestazione di Interesse del 16 ottobre, che non ha nulla di concreto in fatto di benessere per i 400 cani che costano oltre 500.000 € all’anno alle casse comunali. L’Amministrazione ha pubblicato una manifestazione di interesse rivolta alle associazioni per offrire servizi ai cani reclusi nei canili convenzionati.
Un’iniziativa che, pur condivisibile nei principi, si presenta ancora una volta come una operazione d’immagine: il fondo previsto per due anni rappresenta appena l’1% del costo annuo del fenomeno randagismo.
Una cifra irrisoria, del tutto inadeguata all’entità del problema.
IL CANILE INTERDETTO AI VOLONTARI
A rendere il piano un’autentica presa in giro è la situazione strutturale della manifestazione di interesse.
Il Comune chiede alle associazioni attività di sgambamento e ricreazione degli animali reclusi, ma la realtà lo smentisce in modo lampante.
Circa 200 cani di Guidonia Montecelio sono infatti detenuti in uno dei canili convenzionati con il Comune, che la stessa Amministrazione già nel lontano giugno 2024, aveva riconosciuto non avere i requisiti necessari per ospitare cani pubblici.
Tuttavia, da allora nulla è cambiato: gli animali restano detenuti anche in quella struttura, che per giunta non consente l’accesso ai volontari.
“I cani sono di fatto imprigionati a vita, senza interazioni e senza speranza di adozione! Chiedere di organizzare attività di sgambamento in un luogo inaccessibile ai volontari è una follia politica, una proposta totalmente scollegata dalla realtà e incapace di affrontare le vere priorità! Come può un volontario portare in passeggiata un cane se non gli è consentito l’ingresso in canile? Come può guidare un’adozione se non può entrare e conoscere gli animali?” chiede ALFA.
“Questo dimostra la totale assenza di serietà e di consapevolezza sulle priorità da affrontare. Come più volte suggerito all’Amministrazione, come prima cosa bisognerebbe trasferire quei cani in una struttura idonea che consenta l’accesso ai volontari.”
In conclusione, l’associazione ALFA comunica la sua impossibilità di partecipare alla Manifestazione di interesse. “Pur ritenendo l’iniziativa condivisibile nelle finalità, la nostra Associazione non può essere complice di una mera scelta di immagine che condanna gli animali a rimanere invisibili.
Gli animali sono esseri senzienti e meritano che l’Amministrazione si assuma finalmente la sua reale responsabilità con un cambio di rotta etico, programmatico e volto al loro benessere“.






























