Roghi tossici alla diossina. Discariche abusive di proporzioni colossali, degrado e sporcizia. Questa la situazione che gravita intorno all’insediamento abusivo interno all’ex polverificio di Bagni. Una situazione con cui gli abitanti convivono ormai da dieci anni, e su cui lo stesso sindaco, Giuseppe Proietti, ha promesso di intervenire. E così in effetti sta provando a fare ormai da diversi mesi, periodo nel quale ha provato a scongiurare il metodo dello sgombero forzato che per molti anni ha fallito.
Infatti con l’allontanamento volontario effettuato dall’assessore alle Politiche sociali, Maria Luisa Cappelli, la popolazione di Stacchini appare drasticamente ridotta. Registrando solo una quarantina di presenze. Ma non sembra essere sufficiente, perché i residenti ora pretendono uno sgombero coatto dell’area, su cui la nuova proprietà si è ripromessa di effettuare, poi, la bonifica.
Il timore degli abitanti dei due quartieri, è quello di trovarsi poi con i nomadi provenienti da altre città, in particolare dalla Capitale, quindi “da punto e a capo”.
Come annunciato la scorsa settimana, era solo questione di tempo per avere una data di riferimento in cui il Prefetto Gabrielli sarebbe tornato sull’argomento. Il 19 giugno è stata fissata la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con oggetto: “insediamento abusivo presso l’ex polverificio denominato Stacchini, in località Bagni di Tivoli”. E Gabrielli l’interessamento sul tema lo aveva già espresso in occasione della visita che fece a Tivoli lo scorso 6 maggio.