Nilde Iotti (Reggio nell’Emilia, 1920 β Poli, 1999) Γ¨ stata la prima donna a essere eletta Presidente della Camera dei Deputati (1979 al 1992) e prima donna a ricoprire una delle cinque cariche piΓΉ alte dello Stato italiano. Laureata in lettere, dedicΓ² la sua vita allβinsegnamento e alla politica anti fascista, partecipando alla Resistenza con il ruolo di porta-ordini e aderendo ai Gruppi di Difesa della Donna di Reggio Emilia.
Fu il simbolo di quella generazione di donne che combatterono per la propria emancipazione in una società così fortemente maschilista. Legata sentimentalmente (fino alla morte di lui) con Palmiro Togliatti, segretario nazionale del partito comunista italiano, con il quale adottò una bambina orfana.
βper la sua carriera di militante europea e di promotrice di campagne a favore dei diritti delle donne nel mondoβ e nel 2011 Γ¨ l’unica italiana inclusa dalla rivista statunitense Newsweek nell’elenco delle “150 donne che muovono il mondo”
DONNE DI SCIENZA
RITA LEVI MONTALCINI
Β«L’umanitΓ Γ¨ fatta di uomini e donne e deve essere rappresentata da entrambi i sessiΒ» cosΓ¬ la pensava Rita Levi Montalcini (Torino, 1909 β Roma, 2012): scienziata italiana ammirata in tutto il mondo, premio Nobel per la medicina nel 1986 grazie alle sue scoperte sulla fibra nervosa e Senatrice a vita della Repubblica Italiana nel 2001. Γ stata la prima donna ad essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze, socia nazionale dell’Accademia dei Lincei per le scienze fisiche e socia-fondatrice della Fondazione Idis-CittΓ della Scienza. Negli anni β70 partecipΓ² al Movimento di Liberazione Femminile per la regolamentazione dell’aborto. Nella sua esperienza di donna nel mondo scientifico descrisse i rapporti con i collaboratori sempre amichevoli e paritari. Secondo la Montalcini sia le donne sia gli uomini hanno le stesse potenzialitΓ , nonostante la paritΓ sociale sia ancora lontana.
Β«Fino a quel momento avevamo vestito donne inutili, oziose β¦. invece, avevo ormai una clientela di donne attive; una donna attiva ha bisogno di sentirsi a suo agio nel proprio vestito. Bisogna potersi rimboccare le manicheΒ» parlava cosΓ¬ la stilista francese Coco Chanel (Saumur, 1883 β Parigi, 1971), nata in una famiglia povera, passΓ² la sua infanzia prima in un orfanotrofio poi in un convento, dove imparΓ² dalle suore a cucire. Ha rivoluzionato il concetto di femminilitΓ , vestendo una nuova donna dinamica, che lavorava e che non poteva piΓΉ essere schiava dell’abbigliamento soffocante della Belle Γpoque: liberΓ² le donne dai corsetti, realizzando per loro abiti comodi e semplici per la vita quotidiana. Fu la prima a utilizzare il jersey come stoffa per confezionare abiti e lo stile alla marinara. A Chanel si deve soprattutto la creazione dei pantaloni femminili, partendo da una rivisitazione di quelli maschili.
MIUCCIA PRADA
Miuccia Prada (Milano, 10 maggio 1948), Γ¨ annoverata tra le cento persone piΓΉ influenti al mondo ed Γ¨ la seconda donna piΓΉ potente nellβambito della moda. La fama della stilista e imprenditrice italiana iniziΓ² intorno agli anni β80 quando disegnΓ² una collezione di borse nere in fine nylon che diventarono in poco tempo richiestissime in tutto il mondo. Nel 1993 la nascita della linea Miu Miu diede il via a presentare le sue collezioni a Milano e a Parigi. Miuccia Prada Γ¨ la prima stilista che collabora con gli architetti piΓΉ innovativi della scena mondiale lanciando nuove tendenze nel design di negozi. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per le sue innovazioni nella moda internazionale.
Sibilla Aleramo (Alessandria, 1876 β Roma, 1960), Γ¨ stata una scrittrice e poetessa italiana: prigioniera in una convivenza squallida con un marito non stimato, volle sollevarsi attraverso un personale impegno a realizzare aspirazioni umanitarie attraverso le letture e gli scritti pubblicati in diverse riviste. Il suo impegno femminista si concretizzΓ² nel tentativo di costituire sezioni del movimento delle donne e nella partecipazione a manifestazioni per il diritto di voto e per la lotta contro la prostituzione. Fu alla direzione del settimanale socialista βLβItalia femminileβ e collaborΓ² con la rivista βUnione femminileβ. Γ del 1906 il suo primo romanzo, βUna donnaβ, la storia della sua vita, dall’infanzia fino alla decisione di lasciare il marito e il figlio, in nome dell’affermazione di una vita libera contro la costrizione e l’umiliazione dell’esistenza che lβideologia del sacrificio intende imporre alle donne. Femminista, pacifista, fascista ma subito dopo il 1945 convinta comunista, la scrittrice Sibilla Aleramo non si adeguΓ² mai a ruoli o immagini femminili tradizionali.
Β« Io non sono che una piccola matita nelle mani di DioΒ» affermava Madre Teresa di Calcutta (Skopje, 1910 β Calcutta, 1997): una frase che descrive tutta la sua vita, spesa al servizio dei poveri e degli orfani, dei bambini abbandonati e dei malati. Il suo lavoro senza sosta tra le strade e la povertΓ di Calcutta hanno reso Madre Teresa una delle persone piΓΉ amate e famose del mondo.
A Calcutta fondΓ² la congregazione religiosa delle Missionarie della CaritΓ e nel β79 ricevette il Premio Nobel per la pace per il rispetto, il valore e la dignitΓ delle persone. RifiutΓ² il banchetto cerimoniale dedicato ai vincitori e chiese che le migliaia di dollari di fondi fossero destinati ai poveri di Calcutta, che cosΓ¬ avrebbero avuto la possibilitΓ di sopravvivere alla fame per un anno intero. Dopo la sua morte, Γ¨ stata proclamata beata da Papa Giovanni Paolo II (nel 2003).
AUNG SAN SUU KYI
Icona della pace e della non violenza, Aung San Suu Kyi (Yangon, 19 giugno 1945) si batte per la difesa dei diritti umani della popolazione del suo paese, la Birmania, oppresso da una rigida dittatura militare. Per questa sua lotta e per aver fondato un movimento non-violento ha vinto il Premio Nobel per la pace nel 1991. Con il denaro del premio creΓ² un sistema sanitario e di istruzione per il popolo birmano. Gli insegnamenti di Gandhi la influenzarono tanto che nel 1988 entrΓ² in politica fondando la Lega Nazionale per la Democrazia. Durante gli anni subΓ¬ una serie di ingiustizie da parte del regime tra cui gli arresti e i lavori forzati, fino al 13 novembre 2010 quando fu liberata. Lo spessore morale di questa donna ha fatto sΓ¬ che tutto il mondo si schierasse al suo fianco nella lotta a favore dei diritti umani. Ha ricevuto una laurea honoris causa in filosofia dallβUniversitΓ di Bologna, la medaglia dβoro del Congresso dagli Stati Uniti ed altre onorificenze.
Il 13 novembre 2010 finalmente Aung San Suu Kyi Γ¨ stata liberata e il 1 aprile 2012 ha ottenuto un posto nel parlamento birmano.