TIVOLI – Usi Civici, gli alloggi di Bagni possono essere riscattati

Le 500 famiglie attendevano dal 1994. La soddisfazione della consigliera regionale Laura Cartaginese

Gli alloggi del Piano di zona numero 2 “Bagni Albule” sono formalmente acquisiti al patrimonio immobiliare del Comune di Tivoli e possono essere riscattati.

A ratificarlo lunedì 2 ottobre è la determina numero 2530 –CLICCA E LEGGI LA DETERMINA – firmata dal dirigente al Patrimonio Riccardo Rapalli.

Con l’atto l’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Proietti ha definitivamente chiuso il contenzioso giudiziario con la Società “Cooperativa Giovanni Conti Arl” alla quale nel 1979 il Comune aveva assegnato i terreni per la realizzazione di un “Piano di edilizia economica e popolare”, sui quali in realtà sussisteva un uso civico.

L’iter giudiziario era iniziato nel 1994, quando la Cooperativa in liquidazione coatta amministrativa citò in giudizio il Comune richiedendo un risarcimento danni. Ventidue anni di cause fino alla sentenza numero 2115 del 9 marzo 2016 della Corte d’Appello di Roma, che condannò il Comune di Tivoli a pagare alla “Giovanni Conti” la somma di 2 milioni 192.949,84, oltre interessi legali e rivalutazione.

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Precedentemente l’amministrazione era stata condannata con sentenza definitiva della Corte d’Appello di Roma (n. 4531/2007) a risarcire alla FONSPA Bank-Credito Fondiario Industriale la complessiva somma di un milione 897.474,85 per aver arrecato un ingiusto danno all’istituto mutuante, avendo concesso il diritto di superficie per la realizzazione degli immobili su area comunale gravata da uso civico e pertanto inalienabile.

Insomma, la vicenda è costata alle casse pubbliche circa 5 milioni e mezzo di euro.

Nel frattempo l’uso civico è stato trasferito su autorizzazione della Regione Lazio dagli 11 ettari del Piano di zona “Bagni Albule” ai 30 ettari della Riserva naturale di Monte Catillo.

“Finalmente – commenta in una nota Laura Cartaginese, Presidente del Gruppo Lega in Regione Laziodopo un’attesa lunga circa 35 anni, i 500 appartamenti, liberati dal gravame, possono essere riscattati dai rispettivi abitanti, ai quali rivolgo le mie più vive felicitazioni”.

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