GUIDONIA – “Pista d’Oro” ai cinesi, il Soprintendente: “Ecco cosa si può costruire”

Intervista all’archeologo Zaccaria Mari: “Dubito che gli acquirenti conoscano i vincoli esistenti”

La “Pista d’Oro” nelle mani di imprenditori cinesi.

La “Pista d’Oro”, l’ex kartodromo di via Tiburtina a Guidonia aggiudicato all’asta ad una società cinese

La notizia pubblicata in esclusiva dal quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv continua a far discutere e sognare. D’altronde, non capita tutti i giorni che lo storico kartodromo di via Tiburtina a Guidonia Montecelio sia aggiudicato all’asta alla “Lanterne Rosse Srl”, una società di import ed export con sede legale a Pomezia e di proprietà del 50enne imprenditore cinese Xuanjin Zeng (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

La domanda dei lettori sorge spontanea.

Cosa Mister Zeng potrà realizzare sull’area di oltre 7 ettari acquistata ad una cifra di poco inferiore al milione e mezzo di euro nonostante i vincoli paesaggistici e archeologici?

Zaccaria Mari, ex funzionario archeologo della Soprintendenza e Direttore scientifico del museo Lanciani di Montecelio

Tiburno.Tv ha intervistato il massimo esperto del settore, Zaccaria Mari, guidoniano doc, già funzionario archeologo della Soprintendenza per i Beni culturali da pochi mesi in pensione e attuale Direttore scientifico del Museo Civico Archeologico “Rodolfo Lanciani” di Montecelio, il suo borgo d’origine.

Dottor Mari, la società “Lanterne Rosse Srl” dell’imprenditore cinese Xuanjing Zeng ha acquistato all’asta la “Pista d’Oro”, l’ex kartodromo di via Tiburtina a Castel Arcione, quartiere di Guidonia Montecelio.

Molti ritengono che non sia stato un buon affare per la presenza del vincolo ministeriale – il cosiddetto vincolone – insormontabile per i comuni mortali: è proprio così?

“Sull’area comprendente la Pista d’Oro non ricade solo il cosiddetto “vincolone”, cioè un vincolo paesaggistico apposto nel 2016 (Area delle Tenute storiche di Tor Mastorta, di Pilo Rotto, dell’Inviolata, di Tor dei Sordi, di Castell’Arcione e di alcune località limitrofe”, oggetto di Dichiarazione di notevole interesse pubblico con Decreto Ministeriale 16.09.2016, rep. n. 73, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Speciale, n. 226 del 27.09.16), ma anche il vincolo monumentale della “Tenuta di Castell’Arcione e Col Virginia” (D.M. 31.01.2020, Repertorio 115), che si trovano rispettivamente, a breve distanza, ad Ovest e a Nord-Est della Pista d’Oro”.

Cosa ci può dire del vincolo paesaggistico della via Tiburtina?

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“La parte Sud della Pista, con tutto il piazzale antistante fino alla via Tiburtina, era già compresa nella fascia di “bene lineare paesaggistico-archeologico”, corrispondente al tracciato della via Tiburtina antica, del Piano Territoriale Paesistico Regionale (P.T.P.R.) del Lazio adottato nel 2007 e approvato nel 2021 (Tavola B25, Foglio 375).

I suddetti due vincoli, combinati insieme, sottopongono l’area a stringenti misure di tutela e, in quanto statali e quindi sovraordinati, superano norme e classificazioni territoriali del Piano Regolatore e del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale (P.T.P.R.), poiché dotati di proprie normative molto restrittive. In particolare nel vincolo paesaggistico l’area è classificata come paesaggio agrario di rilevante valore, che ammette nuove e limitate costruzioni solo se finalizzate all’attività agricola, oltre al recupero dell’esistente con ristrutturazioni e modifiche funzionali.

Addirittura il secondo vincolo qualifica come “monumentale” non solo le emergenze architettoniche (Castell’Arcione e casale Col Vinginia), ma l’intera Tenuta che li comprende, in quanto Tenuta “storica”.

L’area della “Pista d’Oro” misura 72.418 metri quadrati, ha destinazione servizi privati con un indice di 2,00 mc/mq e una cubatura realizzabile di 144.836 metri cubi nei limiti esistenti.

A noi risulta che sulla carta potrebbero essere costruiti anche un centinaio di appartamenti e una sorta di centro commerciale, almeno così nel 2010 aveva pianificato la vecchia proprietà, la “Santarelli Costruzioni Spa” poi fallita. Cosa la società “Lanterne Rosse Srl” oggi può realisticamente realizzare?

“Quanto aveva progettato nel 2010 la “Santarelli Costruzioni”, pur essendo anteriore ai due vincoli (ma non al P.T.P.R. adottato nel 2007, che pure poneva restrizioni), non ha mai ricevuto il parere paesaggistico della Soprintendenza e quindi è rimasta priva di autorizzazione paesaggistica. Furono effettuati solo dei sondaggi archeologici, per ottenere il preliminare parere archeologico, per altro mai completati”.

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Ci risulta che l’orientamento della Soprintendenza sia quello di dare parere negativo e negare il nulla osta alla maggior parte degli interventi progettati nell’area interessata dal cosiddetto vincolone.

E’ così?

Oppure esistono delle eccezioni? In tal caso, quando e perché?

“La Soprintendenza non può che far valere le ragioni dei vincoli, per i quali non esistono “eccezioni”, quindi nell’area della Pista d’Oro sarà possibile solo un recupero o modifica o ristrutturazione degli impianti (presumo con una diversa attività sportiva rispetto alle corse dell’epoca), per i quali potrebbero essere autorizzati, ai fini della funzionalità, non solo il recupero delle cubature esistenti, ma anche un loro congruo e necessario incremento.

Potrebbe essere valutato positivamente anche un cambio di destinazione d’uso, ma sempre per attività compatibili (sportive, ricreative, del tempo libero), che non prevedano stravolgimenti e costruzioni invasive”.

Da cittadino di Guidonia Montecelio, se Lei fosse stato al posto dell’imprenditore cinese Xuanjing Zeng avrebbe acquistato all’asta la “Pista d’Oro”? E perché?

“Personalmente avrei acquistato la Pista d’Oro solo dopo essermi informato circa l’esistenza o meno di vincoli (dubito, per mia esperienza, che questo sia stato fatto). Presa visione dei vincoli, l’avrei acquistata solo se in possesso di un progetto di intervento sull’area effettivamente realizzabile.

Aggiungo in ultimo che, mentre nell’area della Pista non sono segnalate presenze archeologiche (che tuttavia potrebbero trovarsi in profondità, se al momento della costruzione della Pista non furono effettuati profondi sbancamenti), nel piazzale antistante, in occasione qualche anno fa di lavori Acea ed Enel, è stato rinvenuto in buono stato di conservazione il tracciato lastricato della via Tiburtina antica con strutture murarie annesse di età romana”.

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