GUIDONIA – “Noi, sfrattati da casa per lasciarla alla ex di nostro figlio”

Lucia e Gabriele si appellano al Tribunale di Tivoli: domani devono lasciare l’abitazione di proprietà

Da Gabriele Delle Monache e Giuseppina “Lucia” Ioannone, anziani coniugi di Pichini, quartiere del Comune di Guidonia Montecelio, riceviamo e pubblichiamo:

Giuseppina “Lucia” Ioannone di Guidonia, l’anziana e il marito Gabriele si appellano al Tribunale di Tivoli

“Salve, siamo Gabriele e Lucia e volevamo sottoporre alla vostra attenzione la nostra storia. Abbiamo 70 e 65 anni, abitiamo a Guidonia, zona Pichini, e siamo proprietari di un appartamento al secondo piano della palazzina di famiglia.

Tale immobile è stato costruito interamente da Gabriele all’inizio degli anni Settanta.

La costruzione ha richiesto moltissimi sacrifici sia fisici che economici. Nella stessa abitazione nel 1984 abbiamo festeggiato le nostre nozze e dato inizio alla nostra famiglia. Nel 1988 è nata la nostra figlia Francesca e nel 1990 il secondogenito Alessandro.

Nel 2015 nostra figlia si sposa e va a vivere con suo marito in zona Case Rosse; nel frattempo anche nostro figlio Alessandro inizia una relazione e con la compagna vanno a vivere in affitto.

Nel 2017 a causa dei costi insormontabili dell’affitto decidiamo di ospitarli in casa nostra.

A maggio 2018 nasce nostra nipote, la relazione tra i due non va per il meglio e a gennaio 2023 si lasciano di comune accordo.

In sede legale all’ex compagna viene proposto dal Tribunale di Tivoli l’ammontare di 500 euro per far fronte alle spese di affitto per un immobile, oltre all’assegno unico di 100 euro.

Ma tale proposta viene rifiutata malamente in quanto la ex pretende che le venga assegnata casa nostra. Purtroppo in sede giudiziale presso il Tribunale di Tivoli viene riconosciuta l’assegnazione della casa di famiglia a lei e a nostra nipote.

Premettiamo che a marzo 2023 lei lascia l’immobile di sua spontanea volontà insieme alla bambina (il tutto riportato nell’email inviata al legale) andando a vivere dalla madre a Fonte Nuova. Nella sentenza viene intimato l’allontanamento dalla nostra casa di nostro figlio Alessandro, il quale ha già provveduto a trovare una nuova sistemazione.

A nostro avviso nella sentenza è stato commesso un errore estremamente grave ed inaccettabile, in quanto viene erroneamente riportato che noi abbiamo concesso l’abitazione in comodato d’uso a loro due nonostante abbiamo convissuto tutti nello stato di famiglia di Gabriele.

Siamo due persone anziane e malate.

Lucia titolare di legge 104 con aggravamento in corso in quanto le è stato diagnosticato un tumore all’orecchio inoperabile, con conseguenze gravi ai nervi facciali e al plesso branchiale.

Gabriele soffre di leucemia linfatica cronica e di altri problemi alle articolazioni.

Le muffe presenti nel garage sottostante l’appartamento dove gli anziani coniugi dovrebbero trasferirsi

Entrambi non arriviamo a 1000 euro di pensione, non abbiamo possibilità di pagare un affitto e l’unica soluzione proposta dal nostro avvocato è di andare a vivere nel garage sottostante l’appartamento di cui è pertinenza.

In questo garage è presente muffa e umidità che non è conforme alle nostre numerose patologie.

Domani, giovedì 28 dicembre 2023 tornerà l’ufficiale giudiziario per attuare lo sfratto esecutivo e a fronte di ciò chiediamo disperatamente al Tribunale di Tivoli di rivalutare la situazione per permetterci di continuare a vivere in casa nostra gli anni che ci rimangono.

Grazie a tutti per l’attenzione Gabriele e Lucia”.

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