TIVOLI – Campo rom, via al censimento per assegnare le case popolari

Dopo l’ultimo rogo tossico la giunta Proietti pianifica l’inclusione di rom, sinti e caminanti

Case popolari ai nomadi, un progetto risultato fallimentare negli ultimi 40 anni a Roma e provincia.

Ora a sperimentarlo sarà il Comune di Tivoli.

L’ingresso del campo rom abusivo di via dei Bagni Vecchi a Tivoli Terme

Oggi, mercoledì 31 gennaio, con la delibera numero 22 – CLICCA E LEGGI LA DELIBERA - la giunta comunale guidata dal sindaco Giuseppe Proietti ha infatti votato un atto di indirizzo finalizzato al monitoraggio delle Rom, Sinti e Caminanti insiediate sul territorio comunale, in particolare nel campo abusivo di via dei Bagni Vecchi, a Tivoli Terme.

Col provvedimento viene infatti conferito alla Dirigente ai Servizi Sociali Maria Teresa Desideri di raccogliere i dati concernenti le comunità Rom, Sinti e Caminanti e di avviare percorsi relativi alle politiche abitative realizzate o avviate per l’inclusione sociale, per l’accesso all’edilizia popolare e agli alloggi sociali.

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La delibera prende spunto dalla richiesta inviata lunedì 22 gennaio dalla Prefettura di Roma, considerato anche che l’ultimo censimento risale al 2021 e che pertanto è necessario aggiornare i dati anche con riguardo alla salubrità, alla situazione abitativa, al numero dei minori presenti e al livello di inclusione sociale delle minoranze senza territorio.

Vale la pena ricordare che da almeno due decenni il campo nomadi abusivo di via dei Bagni Vecchi, a Tivoli Terme, è spesso teatro di roghi tossici, incendi di rifiuti indifferenziati non smaltiti dagli abitanti.

L’ultimo rogo tossico è stato registrato giovedì 25 gennaio, poco dopo le ore 13,30 (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

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Per domare le fiamme è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco.

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