TIVOLI – Ucciso a calci in faccia, 14 anni e mezzo a un assassino di Alessandro

Sconto di un terzo della pena per il 35enne romeno Ion Voicu. Mircea Nasaf processato col rito ordinario

Colpito senza alcuna pietà mentre era in terra, stordito da un colpo alla tempia e impossibilitato a difendersi. Una scarica di calci in faccia, come se fosse un pallone, una violenza talmente brutale da togliergli la vita.

Alessandro Castellaccio detto “Sceriffo”, il 40enne di Tivoli morto dopo un pestaggio nel 2023

E’ morto così il 25 giugno 2023 al policlinico “Umberto I” di Roma dopo sei giorni di agonia Alessandro Castellaccio, il 40enne aggredito in piazza Codro Benedetti, nel Centro storico di Tivoli, da Ion Voicu, 35 anni, e Mircea Nasaf, 51 anni, i due operai romeni incensurati arrestati dai carabinieri con l’accusa di omicidio volontario (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

                        Mircea Nasaf                                                              Ion Voicu

Oggi pomeriggio, giovedì 17 ottobre, per il delitto Ion Voicu è stato condannato a 14 anni e sei mesi di reclusione dal Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Tivoli Raffaele Morelli.

Per l’operaio romeno la Procura di Tivoli aveva proposto una pena di 14 anni e 8 mesi, partendo da una base di 22 anni meno un terzo per la scelta del rito alternativo del giudizio abbreviato.

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In aula, oltre all’imputato, erano presenti la mamma della vittima, Daniela Cola, tramite l’avvocato Francesco Fratini di Tivoli, e la zia, Lucilla Cola, tramite l’avvocato Tommaso Giustiniano di Tivoli, mentre la sorella Adele, assente, è stata rappresentata dall’avvocato Fabio Frattini di Tivoli,

Per l’altro presunto assassino, Mircea Nasaf, è invece in corso il processo ordinario davanti alla Corte di Assise di Roma nell’aula bunker del carcere di Rebibbia.

Il pestaggio che determinò la morte di Alessandro Castellaccio è uno dei fatti di cronaca nera più cruenti degli ultimi anni a Tivoli.

Secondo la ricostruzione della Procura di Tivoli, nel pomeriggio di domenica 18 giugno 2023 Alessandro Castellaccio è stato vittima di una vera e propria vendetta da parte di Voicu, Nasaf e di altre persone non identificate dai carabinieri.

Quel pomeriggio Alessandro mentre rincasava si era fermato in piazza Codro Benedetti, nei pressi dal “Baky Bar”, dove un gruppo di romeni beveva alcol e ascoltava musica a tutto volume.

Pare che Castellaccio abbia chiesto di abbassare il volume ma ne era nata una discussione, in particolare con Aurel C. un 42enne romeno risultato estraneo al pestaggio mortale. Infatti nella colluttazione era stato Alessandro Castellaccio a colpire Aurel C. con un pugno al volto procurandogli la frattura scomposta delle ossa del naso e del setto nasale.

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A quel punto, mentre il 40enne italiano si stava allontanando dalla piazza, si era scatenata la furia omicida.

Sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti, Alessandro era stato raggiunto e circondato dagli aggressori e colpito alle spalle da un pugno sferrato con inaudita violenza alla tempia da parte di Ion Voicu. Un pugno tanto violento da far stramazzare il 40enne italiano sul selciato a faccia avanti.

A “completare l’opera” sarebbe stato Mircea Nasaf, detto anche il “Legionario” per i suoi trascorsi in un’associazione di rievocazioni storiche: il 51enne e il 35enne hanno colpito Castellaccio ripetutamente a calci, anche sul volto, quando già la vittima era a terra, priva di sensi e impossibilitata a difendersi.

Colpito brutalmente da calci al viso da un uomo “…come se tirasse un calcio ad un pallone… “, hanno raccontato i testimoni ai carabinieri.

A documentare la violenza sono i referti medici di Alessandro Castellaccio: frattura scomposta del condilo temporale destro; frattura del ramo mandibolare di sinistra; frattura delle ossa nasali; frattura della parete laterale del seno mascellare di sinistra; frattura della parete laterale dell’orbita di sinistra; abbondante quota di emorragia subaracnoidea diffusa bilateralmente.

Un massacro senza alcuna pietà.

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