Scuola, domani Cisl Roma e Rieti a congresso

Il segretario Michele Sorge: "Lanceremo programma quadriennale: vogliamo radicarci ancora di più nel territorio"

Domani, giovedì 6 febbraio, a partire dalle 9, presso l’Auditorium del Seraphicum (via del Serafico 1), si tiene il congresso della Cisl Scuola Roma e Rieti. L’evento si appresta a rinnovare in blocco la squadra guidata dal segretario della Cisl Scuola di Roma e Rieti, Michele Sorge, dopo il buon lavoro svolto negli anni passati.
“È un congresso in continuità – spiega in un comunicato stampa Sorge, intervistato dal direttore dell’agenzia Dire, Nico Perrone – proprio perché si punta a confermare la squadra che in questi 8 anni ha lavorato sul territorio di Roma e Rieti, dimostrando nei fatti, ovvero nei numeri in termini di iscritti ma anche di rappresentanze nei luoghi di lavoro, di aver agito e di aver fatto bene, soprattutto nell’interesse dei lavoratori, stando proprio nei luoghi di lavoro”.

“UN CONGRESSO ALL’INSEGNA DELLA CONTINUITÀ”

“Sarà dunque un congresso all’insegna della continuità – prosegue il sindacalista nel comunicato stampa – ma non solo, perché continuità non vuol dire ripetersi. Noi siamo un sindacato pragmatico, che guarda al concreto delle cose ma che ha visione.

E proprio in questo sta il motto che la Cisl Scuola ha voluto dare a tutti i livelli ai propri congressi, ovvero ‘Diamo forma al futuro’. Dunque, un sindacato concreto ma che vede avanti”.

Michele Sorge rende poi noto che “nell’assemblea congressuale, in cui ci auguriamo la mia riconferma e di tutto il gruppo dirigente della Cisl Scuola, lanceremo il programma per la Cisl Scuola di Roma e Rieti per il prossimo quadriennio, che sarà incentrato principalmente e ancora di più in termini di rappresentanza nei luoghi di lavoro”.

“Noi – sottolinea il segretario della Cisl Scuola di Roma e Rieti – vogliamo radicarci ancora di più nel territorio, stare più vicino ai lavoratori, che prima di tutto sono persone e cittadini, con servizi che guardano alla persona e non al semplice lavoratore. Vogliamo offrire una tutela contrattuale ma anche una tutela fiscale e una tutela in termini di servizi pensionistici: una tutela a 360 gradi”.

“LA SCUOLA SOFFRE, NON BASTANO LE BELLE PROMESSE”

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Nel comunicato stampa la Cisl sottolinea che il mondo della scuola è in sofferenza, sia a livello di docenti che del personale Ata.

“Non lo nascondiamo – afferma – anzi, proprio perché viviamo concretamente tutti i giorni la vita della scuola, siamo consapevoli delle difficoltà che tutti gli operatori della scuola, dirigenti, docenti, personale Ata, tutti coloro che sono nella scuola vivono tutti i giorni e permettono ai nostri figli di crescere e formarsi come futuri cittadini del nostro Paese”.

“Nonostante le belle promesse, con alcune affermazioni che sono ormai di principio, come ad esempio quello che la scuola sia il pilastro su cui si devono fondare il nostro Paese e il nostro futuro, a fronte di questo viviamo difficoltà persistenti. Ne cito una su tutte: il problema retributivo. C’è un gap retributivo – ammette – non solo quello noto nelle statistiche internazionali per cui i docenti italiani sono meno pagati rispetto alla media europea, alla media dei Paesi Ocse, ma c’è un problema retributivo anche all’interno di tutto il comparto della pubblica amministrazione, ulteriormente aggravato dalla perdita del potere d’acquisto dei salari, dovuta all’innalzamento dell’inflazione, che morderà i salari stessi anche nei prossimi anni”.

“RIAPRIRE IL TAVOLO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO”

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“Abbiamo firmato un contratto, 2019-2021, ed è appena scaduto quello 2022-2024. La nostra segretaria nazionale chiede con forza la riapertura del tavolo all’Aran per il rinnovo del contratto. Ci sono risorse in bilancio, sia per il 2022che per il 2024, ma anche un anticipo per il 2025-2027. Bisogna lavorare in primis per migliorare le condizioni economiche – conclude Michele Sorge nel comunicato stampa – e il contratto rappresenta anche l’occasione per far emergere il tanto lavoro sommerso che, tutti i giorni, i lavorato della scuola ci mettono con passione e sacrificio per sopperire a carenze che sono ataviche”.

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