Celiachia: l’esperienza e i preziosi consigli di Silvia Di Battista

Silvia celiachiaSilvia Di Battista, 27 enne di Monterotondo, diplomata al liceo scientifico, da un anno ha aperto un’attività esclusivamente dedicata al senza glutine mettendo a disposizione della sua clientela tanti prodotti e consigli in un campo che lei, per esperienza personale ormai conosce benissimo. Passa la maggior parte del tempo nel suo negozio, dove si diverte anche a intrattenere i bambini, affascinati dai tanti colori e dai libri di favole esposti qua e là, che trattano soprattutto di elfi e fatine, una delle passioni di Silvia. Nel tempo libero ama leggere e uscire con gli amici, ma da vera pigrona non ama la palestra. Fra gli alimenti che preferisce c’è il riso alla crema di scampi, oltre alle patate al forno o fritte, basta che siano a volontà. Nata sotto il segno del sagittario, si definisce una persona molto semplice e solare, ma anche un pò permalosa.

Silvia mi accoglie con un sorriso dolce in quella che definisce la sua “prima casa”, il suo piccolo alimentari gluten free, nel centro di Monterotondo, fatto di tanti colori sgargianti e delicate fatine che le piacciono da sempre per il loro fascino surreale. Lei, che definisce la celiachia un vero e proprio stile di vita, è sempre pronta a dare preziosi consigli alle mamme spesso preoccupate per la scoperta della celiachia nei bambini fin dalla tenera età.

Silvia, come hai scoperto di essere celiaca?
“Già da neonata, avendo problemi di assimilazione ed essendoci un altro caso in famiglia, i medici ipotizzarono subito che potesse trattarsi di un’intolleranza al glutine. Per questo motivo fino all’età delle scuole elementari ho seguito una dieta gluten free, ma poi vedendo i miei coetanei che mangiavano merendine e pane con la nutella, non ho resistito ed ho ripreso la normale alimentazione”.

Immagino avrai avuto dei disturbi?
“Sì, soffrivo in particolare di una dermatite persistente ma diversi medici non la ricollegarono subito alla celiachia così anche mia madre non si preoccupò troppo. Anche quando iniziai ad eliminare di nuovo pasta e pizza ho continuato ad avere problemi… svenivo all’improvviso, avevo la pancia gonfia e cefalee continue, mi sentivo sempre stanca e soffrivo di dolore alle articolazioni”.

Quindi cosa hai fatto?
“Da sola ho cominciato a documentarmi su internet ed ho scoperto di avere tutti i classici sintomi della celiachia. A diciotto anni ho fatto tutte le analisi e ne ho avuto la conferma”.

 

Alla luce della tua esperienza personale, che consiglio ti senti di dare soprattutto alle mamme che hanno qualche dubbio in merito?

“Di ascoltare i loro figli: se dicono di essere stanchi, sintomo raro in un bambino, è bene approfondire, specialmente poi se lamentano spesso il mal di pancia e non crescono secondo i normali parametri . A volte, invece, in buona fede si crede che il bimbo faccia solo capricci e si perde solo tempo prezioso per diagnosticare la celiachia. silvia celiachia2
Una volta scoperta l’intolleranza al glutine, invece, vorrei dire a tutte le mamme di non essere apprensive e far vivere al proprio bambino più spontaneamente possibile il nuovo regime alimentare. E’ fondamentale ad esempio non privarli della gioia di andare alle festicciole, magari accordando prima il menù con l’organizzatore o portate qualcosa da casa”.


Tu come hai vissuto questo cambiamento?
Diciamo che averlo scoperto in età più matura mi ha aiutato ad essere più consapevole. Certo, il cambiamento è abbastanza importante ma cerco lo stesso di vivere serenamente il mio rapporto con il cibo. Quando mangio fuori casa faccio più attenzione e se ho qualche dubbio preferisco rinunciare ad un alimento. È bene, infatti, che le persone celiache non cedano alla tentazione perchè non rispettare la dieta può portare gravi complicanze, come il diabete, patologie della tiroide, il tumore, nelle donne persino l’infertilità.


Il tuo sogno nel cassetto?
“Aprire un ristorante e un bar totalmente dedicati al senza glutine in cui preparare ricette che ho sperimentato con successo in questi anni e senza far pagare ai miei clienti una follia”.

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