M.rotondo – Assalto a mano armata in villa, coppia aggredita e chiusa in bagno

Erano dentro casa tranquillamente: lui seduto sul divano dopo giornata di lavoro mentre lei era in cucina a preparare la cena. L’incubo si è scatenato in una manciata di secondi, il tempo di sfondare la finestra ed entrare con le armi in pugno e terrorizzare la coppia.
Attimi di paura lunedì 11 novembre quando erano passate da pochi minuti le 19. Un assalto in villa in piena regola, ai danni di una coppia di monterotondesi doc, un imprenditore di 56 anni e sua moglie di 50, residenti nella zona della Reviola e parenti dell’assessore al Bilancio Ruggero Ruggeri (Pd).
I rapinatori, con la pistola in mano, erano in tre, con il volto travisato e – stando a quanto appreso – con un forte accento straniero. Dopo essere entrati sfondando l’infisso proprio vicino al divano hanno immobilizzato il 56enne, probabilmente con una corda, mentre gli altri bloccavano la moglie.
La donna, davanti alla scena, ha iniziato ad urlare fino a quando uno dei tre l’avrebbe colpita all’altezza della tempia con il calcio della pistola.
Secondo il racconto della coppia all’esterno della casa c’era un quarto uomo, in grado di dare indicazioni agli altri su come muoversi.
I tre rapinatori avrebbero poi cominciato a mettere completamente sottosopra la casa, in cerca di soldi, gioielli e la cassaforte.
Secondo quanto appreso, alla fine dell’assalto alla villa, i rapinatori sarebbero scappati con circa 5mila euro in contanti e un orologio tipo Rolex, ma non avrebbero invece prelevato i fucili dell’uomo.
I due sono poi stati chiusi in bagno mentre i rapinatori scappavano.
Dopo qualche minuto, nonostante lo choc, il marito è riuscito a sfondare la porta del bagno e dare l’allarme. In poco tempo sono intervenuti sul posto i carabinieri della Compagnia di Monterotondo e un’ambulanza dell’Ares 118 che ha trasportato la 50enne eretina in ospedale per accertamenti.
“E’ un fatto molto grave, sono colpito da quello che è successo – ha spiegato a Tiburno l’assessore al Bilancio Ruggeri Ruggeri – Credo che a Monterotondo sia una delle prime volte che accade. Quello che è accaduto si sente spesso raccontare in fatti che riguardano altre città. Ma quando succede nella tua e, soprattutto, a persone a te care è un’altra cosa”.

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