Territorio vasto e criminale
Ma che territorio lascia Zerilli? Lo abbiamo intervista per fare un bilancio delle questioni
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Luigi Mangino |
principali di questo vasto territorio, in tutto grande 150 chilometri quadrati, con 300mila persone censite. “È tanto grande che può essere paragonato alla questura di Bologna e di Firenze, quindi è chiaro che questo rappresenta la prima difficoltà”, spiega. E se i furti, le rapine e lo sfruttamento della prostituzione appaiono in linea con gli altri quartieri di Roma, il VI municipio in particolare presenta un incremento nei crimini legati allo spaccio di droga. “Si è molto parcellizzata in questi ultimi due anni, partiamo da un grande contesto come quello di Tor Bella Monaca ma che si estende in tutta la zona – dice Zerilli -, e questo sta portando ad una convivenza forzata tra i piccoli gruppi di spacciatori provenienti soprattutto dell’est Europa, con gli italiani, che ultimamente sfocia in soluzioni criminali quali l’omicidio”, come le sparatorie in pieno giorno, o il cadavere carbonizzato trovato a Borghesiana il mese scorso.
Tra immigrazione e occupazioni abusive
Un primato niente male per la zona, ma le difficoltà principali di Zerilli, appena arrivato, furono altre: dalle occupazioni di stabili pubblici e privati da parte dei movimenti di lotta per la casa, l’incremento dei centri d’accoglienza e le difficoltà con le popolazioni residenti oppure tra loro, la presenza del campo nomadi di via Salone. “Quello che è accaduto a Corcolle nel mese di settembre rappresenta l’esplosione di una frustrazione collettiva che punta il dito contro un soggetto, i richiedenti asilo, su cui sfogare la propria rabbia – spiega -. Quello è un esempio di come siamo poi riusciti a ripristinare l’ordine pubblico, individuando gli aggressori, e ponendo tutto nella mani del magistrato competente che segue le indagini”.
La “polveriera del VI municipio”, un territorio non facile.
Veronica Altimari