Calcio – Luca Fiorucci, 10 con lode. Così l’Eretum vola sempre più in alto

E’ entrato nel cuore del club eretino grazie alla sua tecnica, ai suoi gol, ma soprattutto grazie a quel carattere mite e garbato, tipico di chi non ama il clamore e le frasi ad effetto, ma preferisce lasciar parlare il campo. E il campo sta parlando per lui: Luca Fiorucci, classe 1990, domenica contro la Virtus 4 Strade ha realizzato la sua decima rete in campionato. Un gol di straordinaria fattura, un destro dal limite dell’area, dopo aver superato in dribbling il diretto avversario, che non ha lasciato scampo al portiere, insaccandosi all’incrocio dei pali: “E’ stato un gol molto importante perché ci ha permesso di sbloccare una partita che si stava mettendo su un binario complicato. Giocavamo contro l’ultima della classe e sembrava tutto facile, ma dopo il primo tempo eravamo ancora 0-0. Poi fortunatamente è arrivata la mia rete che ci ha aperto le porte del successo, prima del 2-0 di Santarelli che ha chiuso di fatto la partita”.

Fiorucci è stato il vero colpo di mercato estivo dell’Eretum, l’autentico fiore all’occhiello della campagna acquisti del Presidente Marco Carducci, che ha sbaragliato la concorrenza assicurandosi le prestazioni del 25enne esterno offensivo, un curriculum tra Serie D ed Eccellenza e un inizio carriera da enfant prodige: a soli 17 anni, con la maglia del Monterotondo di Attilio Gregori, ha bagnato l’esordio in prima squadra con un gran gol. Poi ancora Monterotondo, Monterotondo Scalo, Città di Monterotondo e Monterotondo Calcio, prima dell’approdo all’Eretum, alla corte di mister Alessandro Di Nicola.

Quali differenze hai riscontrato nel passaggio dall’Eccellenza alla Prima Categoria?
“In Eccellenza incontri molti giocatori forti, sicuramente più dotati tecnicamente, però hai la possibilità di sfruttare gli spazi, il calcio è meno esasperato e aggressivo rispetto alla Prima Categoria. All’inizio, nella nuova realtà, ho faticato un po’, non è stato facile. Per fortuna, però, sono stato aiutato da tanti bravi compagni che mi hanno facilitato nell’ambientamento”.

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Qual è il segreto di questo gruppo che tutti ci descrivono come “unico”?
“E’ un gruppo affiatato, formato da persone vere, guidato da un grandissimo motivatore come mister Di Nicola, che riesce sempre a tirare fuori il meglio da tutti i suoi giocatori. La domenica diamo tutti il massimo, sempre il 100%, aiutandoci l’uno con l’altro e mettendo in campo tanta aggressività e abnegazione. Anche chi va in panchina si fa trovare pronto, da il massimo in allenamento ed entra sul terreno di gioco con lo spirito giusto. Oltre al mister, vorrei sottolineare la passione dello staff tecnico e di tutti i dirigenti che sono sempre disponibili e pronti a darti una mano”.

 

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L’Eretum crede al primo posto?
“Siamo sempre stati sicuri dei nostri mezzi, nonostante un inizio di campionato ad ‘handicap’. Ora, con la vetta a soli tre punti, abbiamo l’obbligo di crederci, consapevoli del fatto che se stiamo sempre concentrati, uniti e se riusciamo a mettere in campo il 100%, possiamo fare male a chiunque”.

Domenica vi attende la sfida al Cecconi contro il Ginestra, sulla carta una partita abbordabile…
“La gara di ieri contro l’ultima in classifica ha dimostrato, qualora ce ne fosse stato bisogno, che non esistono gare semplici e che dobbiamo sempre dare il massimo per portare a casa la vittoria. Il Ginestra in classifica è molto indietro, ma non dobbiamo sottovalutare affatto l’impegno anche perché hanno assoluto bisogno di punti in ottica salvezza”.

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