Da “Mentana Nostra” 1.215 firme per chiedere maggiore sicurezza

 

Una raccolta studiata da tempo e iniziata, per una triste casualità, proprio la mattina dell’uccisione del medico Lucio Giacomoni. Poi i moduli di raccolta firme sono stati consegnati a circa quindici commercianti e pubblicizzati per quattro settimane al mercato del sabato.

“Avevamo programmato questa iniziativa da tempo e dopo l’omicidio ci siamo presi una settimana di pausa per rispetto della famiglia e della città – spiegano – ma poi è stata proprio la gente a chiederci di andare avanti. La cosa che ci ha fatto più piacere è stato constatare che hanno firmato anche molti giovani che di solito non seguono l’attività amministrativa. Sinceramente ci saremmo aspettati un impegno da parte dell’amministrazione, per rafforzare la nostra proposta e portarla al Prefetto per chiedere nuove forze dell’ordine e dimostrargli quanto è sentito questo problema in città. Ci auguriamo che dopo le dichiarazioni di questi giorni si vada avanti e non ci si dimentichi in fretta di tutto, come è successo in passato”.

 

Le richieste avanzate dalla cittadinanza

La proposta del movimento civico Mentana Nostra ha avanzato una serie di proposte concrete: la creazione di un centro operativo permanente tra forze dell’ordine che analizzi dati, periodi e zone interessate dai furti e in base a questi elementi predisponga un coordinamento degli interventi; presidiare costantemente le zone più colpite e a rischio; istituire se necessario un gruppo di nucleo di cittadini volontari che affianchino le forze di polizia locale nel monitoraggio di strade, giardini e spazi sensibili; investire in strumenti capaci di monitorare il territorio (videocamere o nuovi mezzi in forza alla polizia locale); disporre un capitolo di bilancio comunale dedicato a tutti gli investimenti utili a rendere il territorio più sicuro e vivibile. Il movimento, però, individua anche un’altra serie di piccoli interventi che potrebbero agevolare questo processo di sicurezza.

 

“Troppe strade e piazze al buio”

“La sicurezza cresce quando un territorio viene vissuto – spiegano – quindi come primo investimento, individuiamo il potenziamento dell’illuminazione pubblica e il decoro urbano. A Mentana ci sono troppe strade e piazze al buio, così dopo il tramonto si ha la sensazione che la città diventi terra di nessuno. Se la città è una discarica e non gira nessuna famiglia, le persone malintenzionate che arrivano avranno la sensazione che è possibile fare qualsiasi cosa. Ci aspettiamo che almeno questi investimenti vengano fatti subito già con il prossimo bilancio che è in fase di approvazione”.

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