Secondo una prima ricostruzione sembrerebbe che l’uomo stava eseguendo dei lavori di rifacimento della parete di una palazzina mentre si trovava a bordo del cestello del “ragno” senza – da quanto si è appreso – indossare il casco di protezione. La struttura si sarebbe ribaltata mentre l’operaio si trovava a quasi dieci metri di altezza, probabilmente per la mancata apertura degli stabilizzatori laterali, facendo schiantare l’uomo sull’asfalto. Al momento dell’incidente si sarebbe trovato da solo e tutta la scena sarebbe stata vista da un residente.
Sul posto gli agenti del commissariato di Polizia di Tivoli, il personale del servizio prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro della Asl RmG ed i soccorritori del 118 della Croce Blu e un’eliambulanza. Accertamenti in corso per ricostruire nei dettagli la vicenda.
Cgil: “Non abbassare la guardia sul tema sicurezza nei cantieri”
“Sono ancora in corso le indagini, ma sembra che non siano state rispettate le norme di sicurezza, in quanto l’operaio era senza casco e cintura. Esprimiamo alla moglie e ai quattro figli la nostra solidarietà e vicinanza. Si tratta dell’ennesimo incidente nel mondo dell’edilizia – commentano in una nota il segretario generale della Cgil di Rieti, Roma Est, Valle dell’Aniene Luigi Cocumazzo e il segretario generale della Fillea Cgil territoriale Claudio Coltella. – per questo riteniamo che non si debba assolutamente abbassare la guardia sul tema della sicurezza e proponiamo agli organi competenti, Asl e ministero del Lavoro, nonché al Comune di Guidonia, un incontro per affrontare questa problematica anche attraverso un protocollo e la creazione di un osservatorio specifico”.