Mentana – Una strada per unire le zone artigianali: il progetto del movimento civico

“Esattamente un anno fa – commenta il presidente del movimento Matteo Alesiani – avevamo promesso un studio di fattibilità serio ed efficace relativo ad una strada che potesse decongestionare il centro cittadino: abbiamo mantenuto la parola”.

 

Ripreso il vecchio progetto della Tam del 1993

Ad affiancare il Presidente Alesiani i due geometri, Cristian D’Ascenzo e De Angelis, che hanno redatto il percorso, il quale prende le mosse da un vecchio progetto (la Tam) pubblicato nel PRG del 1993 e mai realizzato.

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“La vecchia Tam – precisa Cristian D’Ascenzo – prevedeva un tragitto che partiva da via San Martino a Monterotondo, si inseriva nella tratta mentanese in via Reatina e si sviluppava parallelamente all’A1, passando per via della Mezzaluna sino ad arrivare in località Ponte delle Tavole a Santa Lucia”. Negli anni il percorso non fu mai compiuto ma paradossalmente è tutt’ora presente nel Piano Regolatore Generale.

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“Il progetto – spiegano dal movimento – è la risposta alla domanda di modernità che proviene da un territorio carente di servizi. Se a Mentana infatti la Tam non fu mai realizzata, a Monterotondo si è costruita la circonvallazione esterna della città e Fonte Nuova si è dotata della Nomentana bis. Mentana invece continua ad avere i suoi problemi di traffico locale”.
“Nel 2002 – ha aggiunto Alesiani – Mentana ospitava 16.507 residenti, nel 2015 gli abitanti sono lievitati a 22.764. L’ultimo studio sul traffico cittadino, anno 2003, ci racconta di 11.000 veicoli che transitano ogni giorno sulla centralissima via III Novembre, oggi riteniamo che questo dato si in aumento. In interi decenni questa città non ha conosciuto un piano di decongestionamento delle strade interne. Mentana non ha mai avuto negli anni un vero piano di servizi. Una carenza di programmazione e di lungimiranza che hanno reso il nostro territorio invivibile”.

 

I benefici previsti nel progetto
mentana nostra 1Quattro – secondo gli studi effettuati dal movimento – i vantaggi che deriverebbero dalla realizzazione del progetto di via alternativa: “Deviazione del traffico dal centro cittadino ad un percorso esterno che lo collega alla zona nord Monterotondo e alla zona sud Palombarese-Nomentana; conseguente possibilità di chiudere, anche alternativamente, il centro storico e renderlo finalmente pedonale rilanciando nel contempo anche una sua riqualificazione estetica e uno sviluppo commerciale; sviluppo organico dell’area artigianale che così avrebbe un tragitto che la collegherebbe, oltre che alle altre zone artigianali, anche agli snodi autostradali di Castel Nuovo o Guidonia. Le possibilità di lavoro sono conseguenti a questo sviluppo; ultimo risvolto a lungo termine è la possibilità della richiesta da parte dei Comuni di Monterotondo, Mentana e Fonte Nuova dell’apertura di un casello autostradale nei nostri territori”.

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