Sono solo due le postazioni aperte al pubblico delle sette disponibili nei locali di via Guerrazzi. File lunghissime e attese di ore hanno provocato malumori e proteste, anche vivaci, per tutta la mattinata di oggi, venerdì 2 ottobre, con scene di esasperazione da parte dei tanti che da ore attendono il proprio turno.“Hanno minacciato di chiudere in anticipo l’ufficio – commentano disperati gli utenti in fila – ma noi da qui non ce ne andiamo, a costo di barricarci. E’ dalle 8,30 che sono in attesa, sono le 13. Tutta la mattinata qui dentro, non è possibile”.
Fuoriuso anche il bancomat.
Da Poste Italiane arrivano le scuse per i disagi agli utenti e assicurano l’apertura di quattro sportelli già dalla giornata di domani, sabato 3 ottobre.
Cerroni: “Situazione insostenibile, l’ufficio va potenziato”
Sui disagi dell’ufficio postale di Villanova è intervenuto anche il presidente del Consiglio comunale Aldo Cerroni.
“Ultimamente l’esasperazione è arrivata le stelle – il commento di Cerroni – . In questi giorni, infatti, oltre le quotidiane attività di routine e gli straordinari pagamenti dovuti alla tassa dei rifiuti sono in pagamento anche le pensioni e centinaia di anziani sono costretti a code di diverse ore per riscuotere le pensioni. L’ufficio postale di Villanova è baricentrico per tutto il nord est ed è certamente il più affollato di tutto il comune di Guidonia. Serve un bacino di circa 40.000 abitanti poiché non serve solo la popolata circoscrizione di Villanova – La Botte, ma, per ragioni logistiche, si trova ad essere preferito anche dagli utenti che risiedono nei pressi di Ponte Lucano, Campolimpido, Favale e Casal Bellini, tutte frazioni ugualmente popolose, ma del limitrofo Comune di Tivoli”.
Per Cerroni la soluzione da attuare è il potenziamento dell’ufficio di Villanova prevedendo magari l’apertura pomeridiana. “L’ho chiesto ufficialmente a Poste Italiane come presidente del Consiglio di Guidonia”.