Il ventisettenne di Mentana, categoria “Mediomassimi”, è figlio d’arte ed è stato negli anni passati campione italiano di categoria, ma come dilettante. Ora dunque, via il caschetto e le velleità di partecipare alle Olimpiadi, ha deciso di entrare nel mondo dei professionisti e punta anche qui ad arrivare a breve a sfidare il campione italiano di categoria.
Una carriera la sua, costellata da vittorie, ma anche tanti infortuni. Infatti se il pugile dilettante non è ancora arrivato alle Olimpiadi è solo per colpa di problemi che ha avuto alla spalla, una pancreatite e altro.
Quando le condizioni di salute sono buone come ora, però, il giovane ha dimostrato di non avere rivali nella sua categoria: i mediomassimi 81 chilogrammi.
Adriano è un ragazzo molto pacato, una sorta di anti-divo, ben lontano dai pugili spacconi che si è abituati a vedere in televisione. Nel tempo libero gli piace andare a pesca o caccia. Ad allenarlo il padre Paolo, 61 anni, ex pugile categoria superleggeri che ha allenato un po’ tutti i giovani pugili della zona alla palestra Energym.
Pugilato – Adriano Sperandio debutta da professionista contro Claudio Kraiem
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