Dagli antipasti fino ai dolci, più di 40 sagre provenienti da ogni angolo dello Stivale sono pronte a deliziare i visitatori con le loro portate, tutte realizzate rigorosamente a mano secondo antiche ricette dei luoghi di provenienza. Dalla mattina alla sera, indossata larmatura di ordinanza un sacchetto di cotone, un bicchiere e un piatto di ceramica, perché Civita Castellana è nota in tutto il mondo anche per i suoi maestri del coccio i visitatori potranno partire alla volta di un indimenticabile viaggio nel gusto a partire dalle specialità locali: i frittelloni, delle sfogliatine sottilissime condite con pecorino e pepe, e le zuppe della Signora Ida; e se Narni proporrà il formaggio di pecora e Rignano Flaminio il latte di asina in crema, Ariccia replicherà con la sua eccezionale porchetta. Anche questanno saranno presenti la Sardegna con il torrone, Marta e la Tenuta Ronci con il vino, Santa Susanna con le lumache, Nepi con il famosissimo pecorino romano e Selci in Sabina con il pane casereccio; grande spazio sarà dato anche ai prodotti del Consorzio del Coniglio Leprino e degli orti biologici della Coldiretti, alla ricotta dellAzienda Agricola Chiodetti, alle patate di Capati, ai dolci dei Cimini e allinnovativo gelato di Corsetti. Spazio anche alla solidarietà conunamatriciana per Amatrice: chi ordinerà una porzione di questo prelibato piatto contribuirà alla ricostruzione della cittadina duramente colpita dal terremoto. Sarà impossibile resistere a un simile richiamo di sapori, colori e profumi, con gli stand gastronomici che saranno aperti ogni giorno dalle 10 alle 21.30. E anche sul fronte dellintrattenimento ci sarà da divertirsi con il raduno di moto, il Torneo di Burraco, spettacoli di arte varia, espositori artigiani e commercianti per tutte le principali vie del centro storico. Per tre giorni, insomma, Civita Castellana tornerà ad essere capitale, anche se solo del gusto e del divertimento: pochi infatti sanno che questo è un paese dalle radici antichissime che risalgono addirittura alla civiltà falisca, di cui è stato per tanti anni il centro nevralgico. Un passato glorioso che è possibile scoprire visitando il Museo nazionale dellAgro Falisco, ospitato allinterno del Forte Sangallo che costituisce una delle più elevate realizzazioni dellarchitettura militare dello Stato Pontificio nel XVI secolo; oltre al Museo della Ceramica, è di grande interesse anche una Mostra della Ceramica artistica locale allestita direttamente in Piazza Matteotti, mentre gli amanti della natura non potranno che restare a bocca aperta davanti alle caratteristiche forre alte oltre 50 metri che circondano Civita Castellana, visitabili dal ponte che congiunge al centro storico della cittadina
Fiera nazionale delle sagre a Civita Castellana (VT) 7/9 ottobre
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