Tivoli, convegno su Enzo Tortora alle Scuderie Estensi. Presentato il libro “Lettere a Francesca”

Con il libro si prosegue la battaglia per l’affermazione della responsabilità civile dei magistrati, della terzietà del giudice e della separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante nonché della cultura di un processo penale che non venga inquinato dal circo mediatico- giudiziario.
Toccanti le parole di Francesca Scopelliti, intervenuta all’inizio del convegno, durante in quale, sulle note di un pianoforte,  sono state lette alcune epistole del libro. “Enzo è morto di mala-giustizia – sono le parole della Scopelliti – ho portato avanti negli anni questa battaglia con scarsi risultati. A 34 anni dal suo arresto non è cambiato nulla. Ho lavorato in questo tempo con una fondazione che avrebbe dovuto vivere col risarcimento per ingiusta detenzione di Enzo. Nonostante cinque ricorsi non si è voluto aprire il “Calderone di Napoli”  e durante l’ultimo di questi mi è stato spiegato che il caso Tortora era precedente alla legge sulla responsabilità civile dei magistrati. Abbiamo pensato fosse inutile andare avanti. Sono felice che ai convegni di presentazione del libro comincino a partecipare anche magistrati, Enzo non ce l’ha mai avuta con loro”.

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di Vittorio Moriconi

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