Separazione delle carriere in magistratura, ecco come è andata al Tribunale di Tivoli

L’iniziativa nasce per via della mancata separazione delle carriere fra magistrati inquirenti e magistrati giudicanti ed è avvenuta sotto la supervisione del responsabile l’avvocato Valter Cara e del consigliere comunale l’ingegnere Laura Di Giuseppe. La non attuazione del Giusto Processo, previsto dall’art. 111 della Costituzione, è il motore della raccolta firme. Sul comunicato ufficiale del Consiglio Direttivo della Camera Penale di Tivoli si legge:

 

“Questa proposta garantirebbe una vera e concreta imparzialitá del Giudicante rispetto alle parti processuali (PM e difensore dell’imputato), poiché troppo spesso si  assiste a prassi giudiziare in cui chi giudica colma le lacune investigative, andando ben oltre il proprio ruolo “super partes”, finanche ovviando alle incapacitá di chi investiga a scapito degli accusati. La battaglia è certamente culturale, ma ormai è ineludibile perché con sempre maggior frequenza vengono messe a repentaglio o svuotate di significato le garanzie processuali, al solo fine di “aiutare” chi fino al momento del processo non è stato in grado di svolgere appieno il proprio ruolo di Accusa. Invece, nel processo penale, chi accusa e chi difende si dovrebbero confrontare al cospetto di chi giudica, ognuno nella consapevolezza del limite del proprio ruolo. Non possono ammettersi straripamenti nella funzione altrui, evenienza ormai frequente a causa di quelle tendenze giustizialiste che inducono i Giudicanti a stare sempre più spesso dalla parte del PM, mortificando l’idea stessa del Giusto Processo, della paritá fra le parti processuali e delle garanzie degli accusati”

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