Monterotondo- Ahmed Abdelrahman – classe IIG – Istituto Comprensivo Raffaello Giovagnoli

Lo si vedeva in piedi, triste e solo, in attesa che la pioggia smettesse. Gli abitanti della zona, commossi dalla solitudine, dalla povertà e dal degrado del giovane, hanno iniziato a donargli coperte, cibo, vestiti e persino sigarette. Trascorso il primo anno, le persone non hanno più regalato al giovane cose di seconda mano, bensì le hanno acquistate proprio per lui. Sono quindi comparsi tende per ripararsi dalla pioggia, un sacco a pelo, sedie, coperte, tavoli etc… Tuttavia il problema costante era l’igiene. Per tutto il tempo che è rimasto nel suo spazio all’aperto, il giovane non ha utilizzato servizi igienici nemmeno per lavarsi. Gli alberi e i prati sono stati il suo bagno. Le fontanelle all’interno del cimitero la sua acqua per bere e lavarsi. Ovviamente fredda. Ovviamente senza sapone. Ogni tanto il giovane, per muoversi o semplicemente per sgranchire le gambe, si alzava dal suo giaciglio e faceva una camminata tra le vie di Monterotondo. Gli amici del giovane sono stati gli anziani. Lo si trovava spesso a tentare di conversare con loro, seduti vicini su una panchina o a passeggiare insieme per le strade del paese. Il giovane era straniero. L’italiano non era la sua lingua. Finalmente qualcuno della Caritas se ne è interessato. Qualcosa per lui è cambiata. La storia di questo giovane non è nuova e non è strana. Purtroppo l’assenza di lavoro, la crisi economica, la povertà, il fenomeno delle migrazioni clandestine, il disinteresse dello Stato a trovare soluzioni che aiutino le persone a vivere una vita dignitosa, favoriscono la crescita di queste situazioni. La Costituzione riconosce diritti, come quelli garantiti dall’art. 3 e dall’art. 4, che spesso risultano solo belle e virtuali parole che riempiono pagine di carta. Esistono le Associazioni di volontariato che dicono di avere a cuore i casi umani, di avere a cuore la condizione degli ultimi della società, degli emarginati. A volte, purtroppo, ci si rende conto che il loro interesse è ricevere fondi o donazioni da utilizzare per fini tutt’altro che umani. Siamo esseri umani. Siamo uguali. Abbiamo il diritto alla vita, alla dignità, a una decorosa sopravvivenza, a costruire il futuro, ad

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avere sogni. Dovremmo ricordarlo.


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