76 persone attendono di sapere cosa ne sarà del loro futuro non solo lavorativo ma anche economico: non percepiscono stipendio da giugno (non è stato neppure pagato a tutti), non hanno ricevuto lettere di licenziamento, chi è stato ricollocato non conosce i termini delle nuove condizioni e non sa quando inizierà di nuovo a lavorare.
E’ un purgatorio per i lavoratori, una situazione sfiancante anche dal punto di vista psicologico. C’è la vita di tutti i giorni, le spese “quotidiane”, le spese obbligate come le rate o i mutui, ci sono le speranze disattese, l’indeterminato che si sgretola, il doversi appoggiare ai figli o ai genitori anziani per fare la spesa.
Lo sa bene Barbara Di Tomassi, Segretaria Generale FILCAMS CGIL Rieti – Roma, che è al fianco dei lavoratori nella protesta che conosce le loro storie e spiega a Tiburno che cosa sta succedendo da qualche mese e, più correttamente, da quando l’anno scorso è stato sottoscritto l’accordo di solidarietà.
Nel video Barbara Di Tomassi e i volti, le storie e le voci di alcuni dipendenti Risp. La situazione non è rosea ma la protesta continua.
AlCri