Vincenzi ribadisce un forte no alla possibilità di una discarica in zona e anzi ricorda che l’ex cava di pozzolana deve essere risanata e qualsiasi altro uso sarebbe intollerabile.
MATERIALI INERTI – Secondo i primi dati raccolti risulta che nel 2008 l’allora commissario straordinario ai rifiuti concesse un’autorizzazione per il riempimento dell’ex cava con materiali diversi da quelli previsti per il risanamento.
Secondo il consigliere regionale, questa informazione rappresenta già “Una prima forzatura”.
LE VOCI SULLA DISCARICA – Sulle voci che circolano circa l’utilizzo dell’area come discarica di rifiuti sia pure di materiali inerti non ha alcun via libera: “Prendiamo atto, con sollievo, delle precisazioni del direttore politiche ambientali, Flaminia Tosini e dell’assessore regionale all’Ambiente, Mauro Buschini che negano qualsiasi autorizzazione in questo senso, anche se vi è una richiesta da parte dell’attuale proprietario”.
Tra l’altro – conclude Vincenzi – prima sono stati fatti affari sfruttando l’estrazione della pozzolana. Ora, si vorrebbe continuare a fare guadagni con un uso improprio di quell’area.
LA SOLUZIONE – L’unica soluzione corretta è il risanamento ambientale, com’è giusto che sia in un’area di così grande valore storico, archeologico e paesaggistico”.
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