Guidonia – Il Comune non dà permessi a occhi chiusi, cave in agitazione

Il senatore Bruno Astorre ha presentato un’interrogazione parlamentare:

 

“Il diniego dell’Amministrazione di Guidonia, guidata dal Movimento 5 Stelle, alle richieste di proroga delle attività estrattive di travertino avanzate da numerose imprese del settore è molto rischioso, non tenendo conto delle potenziali gravi ricadute in termini economici e occupazionali, che una simile azione amministrativa può generare. Il settore estrattivo, oltre a rappresentare il 5 per cento del Pil dell’intera regione Lazio, offre opportunità di lavoro a diverse centinaia di lavoratori.  Se si considera l’intero indotto, dal settore estrattivo, si genera occupazione per circa duemila lavoratori – ha detto ancora Astorre – Con questa improvvida scelta amministrativa si mette in forte pericolo il futuro di tanti lavoratori, delle loro famiglie e delle rispettive prospettive di vita. E’ necessario trovare rapidamente una sintesi tra le esigenze di tutelare il territorio dal punto di vista ambientale e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Non possiamo permettere che scelte sconsiderate determinino danni sociali di portata incalcolabile. Per queste ragioni ho ritenuto opportuno interrogare il Ministro dello Sviluppo economico al fine di verificare la piena legittimità riguardo la procedura che ha portato al diniego del rilascio delle proroghe da parte del Comune di Guidonia”.

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Su Tiburno in edicola da martedì 27 marzo approfondimento completo con all’interno:

 

– IL PUNTO SULL’ATTIVITA’ ESTRATTIVA

 

– L’assessore Guida: “Mancato rispetto del piano coltivazione. Non dirò al funzionario di chiudere un occhio”.

 

– L’ex sindaco Lippiello: “Le imprese sono in regola con le norme. In malafede è chi tira fuori la subsidenza”

 

– L’intervento di Marco Vincenzi: “Dalla Regione Lazio un impegno a sbloccare la situazione di stallo”

 

– Paolo Morelli, imprenditore del travertino con due cave a Villalba: “Tagliamo il problema: niente ripristino. Cambiamo destinazione d’uso del terremo”

 

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