Fonte Nuova – Federico Toccaceli- VB – I.C. Sandro Pertini

È stato emozionante ascoltare la sua storia, dal suo arrivo, negli anni 60 fino ad oggi. L’intervista è andata così…

Da quanto tempo abita a Fonte Nuova?
Mi sono trasferito a Fonte Nuova nel mese di Gennaio del 1960. Il resto della mia famiglia, cioè mio padre ,mia madre e mia sorella(altri tre fratelli già erano nel Lazio) si è trasferita il primo Maggio.

Quando è arrivato a Fonte Nuova che cosa c’era di diverso e com’era organizzata la comunità?
Quando sono arrivato a Tor Lupara c’erano circa 2000/3000 abitanti, ora ne fa circa 30.000.
Io non conoscevo nessuno, ma mi sono inserito nel giro di due mesi.

La maggioranza viveva d’agricoltura, molti lavoravano nell’edilizia e alcuni lavoravano a Roma in vari settori.
Allora c’era solo la Nomentana e alcune vie laterali come ad esempio Via I° Maggio, Via IV Novembre e Via Della Torre.
C’erano i negozi a conduzione familiare, per lo più alimentari e macellerie. C’era già il benzinaio vicino a Via Oberdan e quello vicino Via I° Maggio che oggi è Tamoil .

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Che lavoro faceva? Le piaceva?
Io ho trovato un allevamento di pollame intensivo ( era una novità!) e l’ho preso in affitto e il lavoro mi piaceva proprio. Mi sono innamorato di quel mestiere, è diventato una passione che è durata circa trent’anni. Poi nel 1990 ho dovuto chiudere a causa di un cambiamento nelle normative e sono passato alla commercializzazione di pollame e uova.

C’erano così tante macchine e smog per le strade?
E no! C’era un traffico inferiore di almeno dieci volte. Era una vita molto più salutare perché non c’era lo smog; l’aria era più pura. Eravamo la zona collinare più vicina a Roma dove c’erano vigneti e si vendeva il vino a Roma.

Com’era il rapporto tra cittadini? migliore o peggiore rispetto a quello di oggi?
Il rapporto tra cittadini era cento volte migliore rispetto a quello di oggi; se qualcuno aveva bisogno di aiuto andavano tutti ad aiutarlo e visto che si era in pochi ci si conosceva quasi tutti. Una volta c’era una ragazza che stava morendo e io contai tutti i contadini che erano andati ad aiutarla con le faccende di casa e il lavoro con il bestiame, erano più di 73!

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Se potesse trasferirsi altrove lo farebbe o rimarrebbe a Fonte Nuova?
A me di Fonte Nuova piace il clima, infatti non ci sono mai state grandi alluvioni, e mi piace il fatto che è una delle poche zone collinari vicino Roma.  Devo ammettere però che   vicino al mare  l’aria oltre ad avere un piacevole odore è più pulita e fresca  perciò non mi dispiacerebbe trasferirmi in una cittadina vicino alla costa.

 

Federico Toccaceli 5^ B, I. C. Sandro Pertini di Fonte Nuova

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