“Da settimane ormai la questione delle cave occupa il dibattito “politico” di Guidonia Montecelio.
Centinaia di lavoratori vivono l’incubo della perdita del posto di lavoro oltre a numerosi
licenziamenti già in corso.
La contrapposizione ideologica tra lavoro e ambiente, una delle tante versioni della guerra fra poveri che ci vorrebbero far combattere, deve terminare.
Le amministrazioni, Regione e Comune adottino tutti i provvedimenti necessari per risolvere la
vertenza!
Da una parte abbiamo un territorio distrutto, con le cave di travertino, dalla parte opposta abbiamo un tessuto sociale anch’esso distrutto, a cui mancano trasporti, servizi, case popolari e soprattutto lavoro; in questa realtà, è semplicemente impensabile chiudere per decreto uno dei più grandi settori
produttivi della città senza dare una risposta alle centinaia di lavoratori impiegati – come sta facendo proprio in questi giorni la maggioranza 5 stelle.
Siamo dalla parte dei lavoratori e ci permettiamo di avanzare alcune proposte:
– sospensione delle decisioni del comune;
– aprire un immediato tavolo di confronto per regolamentare, rinnovare e ristrutturare il
sistema di estrazione e lavorazione del travertino, condizionando le successive concessioni
e proroghe a:
– graduale ritombamento anche con materiali esterni ma sotto vigilanza ARPA;
– lavorazione in loco dei blocchi, per una percentuale non inferiore al 40%;
– schermature arboree;
– depurazione o decantazione in vasca delle acque che vanno in Aniene”.