Stando al Codice Ateco, i toeletteatori rientrano nella stessa categoria dei parrucchieri. Tuttavia sembra che quest’occupazione sia stata esclusa dall’elenco delle attività in riapertura nella Fase 2.
I toelettatori indossano – per prassi – una divisa da lavoro, guanti e mascherine: tutto questo per proteggersi dalla polvere trattenuta dal pelo degli animali. Inoltre, gli strumenti utilizzati vengono sterilizzati quotidianamente e la pulizia dei locali è ai livelli di una vera e propria sanificazione.
Il problema igienico, dunque, sembra essere ovviato, ciò che preoccupa è il contatto che avviene tra persone: in questo caso, tra professionista e cliente. Rosaria Capotorto, proprietaria del centro di toelette “Snoopy” di Tivoli, spiega che il tempo di permanenza all’interno del negozio è minimo, di conseguenza non c’è un reale pericolo di contatto ravvicinato: si consegna l’animale e lo si ritira a lavoro ultimato.
In altre regioni italiane, come la Puglia, la Toscana e il Veneto i toelettatori si sono mobilitati per avere informazioni sulle riaperture e, in alcuni casi, sono riusciti ad ottenerle: perché questo non avviene anche nel Lazio? Se dal primo giugno i parrucchieri ricominceranno a lavorare con le dovute precauzioni, quando potranno farlo i toelettatori?
Queste sono alcune delle domande che meritano una risposta, specie per quanto riguarda le piccole realtà che cominciano a soffrire il lungo periodo di inattività.