La Travel Blogger “al posto fisso preferisco viaggiare e sognare”

Diana De Lorenzi, tiburtina ha studiato ingegneria edile ma dal 2016 è una nomade digitale, con il suo blog e i social gira il mondo grazie a partnership pubblicitarie e vive della sua passione

Girare il mondo, vivere della propria passione e dire addio al posto fisso. Sono i “nomadi digitali” come Diana De Lorenzi, tiburtina doc, classe 1989 che ha realizzato il sogno di diventare una Travel Blogger. La favola di Diana comincia nel 2013 quando mentre studia ingegneria Edile e Architettura all’università e apre un blog online www.thespiralD.com  (oggi www.dianadelorenzi.com) per raccontare i suoi viaggi. Poi il sogno diventa realtà: nel 2016, quando ha solo 27 anni la sua vita cambia completamente con le prime partnership pubblicitarie e l’ascesa di Instagram. Nel 2017 ha vinto una Medaglia d’argento come migliore travel blogger dell’anno ai MacchiaNera Awards (gli oscar del web) e oggi i suoi profili seguiti da oltre 118mila fan e sono citati dalle più importanti piattaforme online ed offline come blog da seguire per sognare ed ispirarsi. Negli ultimi sette anni ha girato il mondo, facendo quasi un viaggio intercontinentale al mese e postando foto e “stories”. Diana ci ha raccontato la sua scelta di vita con poche certezze, tanti sogni e un entusiasmo davvero contagioso.

Diana, come ti sei avvicinato a questo mondo?

Nel 2011 studiavo Ingegneria Edile-Architettura all’università, quando scoprii il mondo online dei social fotografici e dei blog. Avevo l’urgenza di scrivere e condividere le mie tante passioni, così quando nel 2013 decisi di aprire un mio blog.  Su Instagram avevo già annoverato 10000 followers che mi diedero la spinta a lanciarmi in questa sfida, ero di natura molto timida ma il mondo mi ha insegnato a mettermi in gioco, sempre. Tutorial e tanto studio di codici html, nacque il mio primo sito: www.thespirald.com (ora www.dianadelorenzi.com). Non potevo minimamente immaginare cosa sarebbe successo di lì a poco.

Vivere della propria passione diventando influencer è il sogno di molti, tu come ci sei riuscita?

Dal momento in cui aprii il mio blog e inserii la mia mail nella bio di Instagram ricevetti subito le prime proposte da piccoli e grandi brand di moda ed il mio primo viaggio di lavoro. Credo ci sia stata una componente fortunata nell’aver iniziato in un momento in cui il mondo digital non era ancora saturo di blogger/influencer.  Più di tutto però credo sia stata la passione “urlata” dalla mia voce ad attirare l’attenzione.  In molti credono che sia facile lanciarsi in questo settore, ma bisogna avere qualcosa da dire e farlo con amore e dedizione. Parlare al cuore è sempre stato il mio presupposto.

I posti che ti sono rimasti nel cuore?

Un viaggio che mi ha segnata è quello in compagnia dell’ente del turismo del Perù, il mio primo volo intercontinentale da sola. Dopo il volo mi sono trovata in angoli davvero poco conosciuti del nostro pianeta: un aeroporto fatto di canne di bambù in mezzo alla foresta amazzonica, una delle cascate più alte al mondo e tanto altro ancora. Ho volato in parapendio sui cieli di Lima e mi sono trovata in luoghi in cui l’elettricità è un sogno. Se invece dovessi parlarti del luogo in cui mi sono sentita più in sintonia con la popolazione locale direi Repubblica Domenicana. Sono stata in più di un paese caraibico ma l’atmosfera gioiosa, fatta di semplicità e vita “vista mare” che ho vissuto a Bayahibe, non l’ho trovata in nessun altra parte al mondo (per ora).

L’INTERVISTA CONTINUA SU TIBURNO IN EDICOLA 14 LUGLIO 

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