Tivoli Terme: bonificata e messa in sicurezza l’area al di sotto del ponte della ferrovia

Grazie a un lavoro di squadra che ha visto impegnati i Comuni di Tivoli e di Guidonia e di Asa spa, oltre che alcuni cittadini di entrambe le città, la discarica abusiva presente nell’area al di sotto del ponte della ferrovia tra Tivoli Terme e Villalba è stata rimossa.

A interessarsi dei lavori di bonifica e di successiva messa in sicurezza permanente sono stati, in particolare, il consigliere comunale di Tivoli Maurizio Conti (‘Cittadini in movimento’) e il consigliere comunale di Guidonia Alessandro Cocchiella, aiutati anche dai cittadini che hanno messo a disposizione alcuni mezzi propri per completare la pulizia della zona.

Sono state portate via dall’Asa due tonnellate di materiale abbandonato, in prevalenza rifiuti generici e imballaggi, bottiglie di vetro e ingombranti leggeri come materassi gettati al di là dei new jersey.

“Ringrazio il sindaco di Guidonia, Michel  Barbet, il consigliere Cocchiella, l’Asa e i cittadini che hanno aiutato, tra cui Alessandro Susini che ha messo a disposizione un mezzo tipo bobcat per portare via gli ultimi residui di materiale”, commenta Conti. “Da tempo l’area al di sotto del ponte della ferrovia tra i due Comuni confinanti viene presa di mira dagli incivili, che la trasformano in una discarica a cielo aperto. L’amministrazione comunale ha contattato Ferrovie dello Stato per esortare la chiusura di tutta la zona e mettere fine a questa consuetudine malsana. Ringrazio Ferrovie per aver prontamente chiuso l’area con reti apposite per impedire nuove discariche”.

I lavori si sono conclusi questa notte. L’auspicio delle due amministrazioni di Tivoli e Guidonia è di non vedere più formarsi discariche a ridosso del centro abitato.

“A tal fine”, prosegue Conti, “facciamo un forte appello ai cittadini, ai turisti, ai viaggiatori di assumere un maggior senso civico”.

Intanto nei prossimi giorni verrà chiusa anche la zona al di sotto del cavalcavia di Cesurni, in passato oggetto di discariche abusive, proprio per evitare nuovi abbandoni.

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