Il Generale Guidoni e il Barone Rosso  

Nei primi anni del Secolo Breve tutti i piloti di aerei erano certamente impavidi, particolarmente abili e pronti al sacrificio estremo ogni volta che salivano a bordo di  velivoli privi di strumentazioni e di sicurezza. In quel periodo lontano, fra gli assi dei cieli, due mostrano qualità davvero insolite: Alessandro Guidoni (al cui nome è stata intitolata, nel 1937, la città di Guidonia Montecelio) e Manfred Albrecht von Richthofen, noto a tutti come il Barone Rosso. Entrambi hanno costruito la loro leggenda nello stesso periodo: durante la Grande Guerra e sono nati verso la fine del XIX secolo. L’italiano si è costruito una carriera davvero straordinaria promosso al grado di maggior generale del Genio aeronautico, il più alto in grado e primo capo del corpo tecnico, appena costituito. Successivamente diventa Direttore Superiore degli Studi e delle Esperienze e Direttore Generale delle Costruzioni e degli Approvvigionamenti. Per il suo prestigio, viene nominato “Honorary Fellow”, dalla Royal Aeronautical Society, onore riservato all’epoca a sole altre tredici persone. La sua vita, purtroppo, si conclude nel 1928 durante la sperimentazione del paracadute tipo “Salvator”. Il leggendario Barone Rosso fin dal principio dimostra di essere un vero prodigio, primeggiando durante i corsi militari. E’ l’eroe dei tedeschi, rispettato dai suoi nemici, Richthofen è senza dubbio una delle principali figure della guerra. Detiene naturalmente il record di vittorie ben 81, prima di essere abbattuto nel 1918.  Attorno a questa leggendaria figura sono sorti film, documentari e pure brani musicali. Le canzoni Death or Glory del gruppo heavy metal inglese Iron Maiden e The Red Baron del gruppo power metal svedese Sabaton, sono ispirate al personaggio del Barone Rosso.

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  MONTEROTONDO - Elezioni falsate o regolari? Si avvicina il giorno del giudizio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.