Tra una storia strappalacrime e l’altra, a Sabrina scappa una “stronza” a Maria

Dal nostro aspirante critico televisivo riceviamo e pubblichiamo cronaca e considerazioni del sabato sera su Canale 5

Precipitare dal popolare autentico e difeso pur con alterne vicende al populismo demagogico imposto dalla trasmissione “C’è posta per te” in onda su Canale 5 in prima serata, ci vuole un attimo. È quello che è accaduto alla brava e bella Sabrina Ferilli, il personaggio senza dubbio più famoso e conosciuto dai lettori di questo sito, nella trasmissione di ieri sera condotta da quel campione di ascolti della rete ammiraglia di Mediaset, Maria De Filippi.

La lettera scritta da una bella ragazza di 32 anni di Ostia sposata con due bambini aveva lo scopo di segnalare una situazione di disagio dei suoi genitori 55/60enni rispetto alla difficoltà di avere un lavoro stabile perché il papà ormai disoccupato da oltre quattro anni e le mamma affaticata dai lavori domestici. E con un linguaggio semplice li ringraziava dell’educazione impartitagli a Lei e al fratello e li spronava a non farsi vincere dall’amarezza delle difficoltà della vita.

Il punto più alto della commozione personalmente l’ho provato quando nella lettera recitata dalla De Filippi la giovane signora raccontava che quando erano adolescenti ed abitavano in una casa grande ma senza termosifoni in serate d’inverno fredde ,come quelle che stiamo vivendo in questi giorni, la mamma gli faceva il gioco del cappotto che consisteva nell’indossarli Lei e al fratello, come se dovessero uscire di casa per fare una passeggiata, mentre in realtà era la maniera di coprirli assennatamente prima di metterli a letto. Ora a Noi tutti consumatori di film e di immagini televisive ci sarà sicuramente venuto alla mente il quasi capolavoro “La vita è bella” di Benigni.

Il sentimentalismo che spirava nel testo della missiva lo rammentava, riuscendo allo stesso tempo a mantenere con un linguaggio semplice una tensione emotiva controllata. La Ferilli per essere in linea con il tono della trasmissione e presumo per dare coerenza alla sua ospitata, si è portata in trasmissione la mamma, che aveva il compito di rappresentare l’idea di famiglia perbene e decorosa ma che comunque qualche problema nel corso degli anni pure l’ha vissuto. Iomma c’è stata come potete capire una esaltazione della famiglia come rifugio e protezione ai dolori del mondo. Certo il pistolotto di Sabrina pur con l’intento di mantenere il racconto su un piano razionale , non è riuscita a dare alla vicenda un significato politico come pure forse era nell’intenzioni ,mischiando linguaggi e temi incoerenti e non assimilabili. A questo punto mi chiederete quale ruolo ha svolto la mamma di Sabrina? Una prima spiegazione vi è stata data, la seconda, a mio giudizio più importante è stata quello di fare da schermo al rapporto estremamente confidenziale tra le due prime donne (Sabrina e Maria) che ormai rischia di diventare macchietta televisiva e di rinverdire le bizze intercorrenti tra Sandra e Raimondo. Con una differenza. Non credo che Raimondo sebbene qualche volta lo pensasse si è mai lasciato sfuggire l’epiteto di “stronza” nei confronti della compagna.

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