Il diritto alla salute nel programma di ripresa nazionale
L’articolo 32 della Costituzione definisce espressamente la salute come un diritto fondamentale dell’individuo che deve essere garantito a tutti (cittadini italiani e stranieri). Ognuno ha il diritto a essere curato e ogni malato deve essere considerato un “legittimo utente di un pubblico servizio, cui ha pieno e incondizionato diritto”.
Il nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza conferma 19,72 miliardi per la sanità, ma questo denaro non sembra garantire quanto espresso nella nostra Costituzione. I soldi potrebbero non assicurare il recupero della sanità pubblica rispetto a quella privata. I fondi stanziati non corrispondono alle necessità nazionali e non garantiscono quanto scritto nella carta costituzionale.
Ancora oggi, penso sia esperienza di molti di noi, per fare una tac occorrono almeno sei mesi di attesa. Abbiamo visto che, con l’emergenza Covid, le persone stanno rinunciando ad esami fondamentali e rischiano ogni giorno di morire non di virus ma di mancata prevenzione.