Dopo settimane di polemiche, rimpalli e resistenze il disegno di legge contro l’omofobia va in Senato.
In questi giorni abbiamo imparato a chiamarlo ddl Zan dal nome del suo relatore.
Diciamo che sta spopolando sui social: personaggi famosi, da artisti ad influencer, mostrano la mano con su scritto #diamociunamano. Un invito per far diventare virale la richiesta di accettazione della legge.
Si tratta di misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità.
Con l’approvazione in Senato, ci sarebbe quindi l’istituzione in Italia di alcuni nuovi reati e la previsione di pene severe in caso di violazione.
Ma c’è chi pensa che una legge ad hoc non sia necessaria, come Lega e Fratelli d’Italia e chi, come i vescovi che, pur dichiarandosi aperti al dialogo, ritengono che la famiglia sia composta naturalmente da un uomo ed una donna.