La discoteca rimane una Cenerentola

Il green pass sarà la chiave per ballare

“The vibe is on”

In un’Italia da oggi tutta in fascia bianca (ad eccezione della Valle d’Aosta) rimane una Cenerentola: la discoteca.

Il settore del ballo, infatti, è l’unico a rimanere chiuso nonostante l’abolizione del coprifuoco. C’è chi spinge per una riapertura a partire dal primo luglio e chi, invece, frena in attesa di capire l’andamento della variante Delta.

Il pensiero va all’estate scorsa quando ci fu un’impennata improvvisa di contagi e il ministro della Salute Roberto Speranza dispose la chiusura dei locali il 16 agosto.

Sul fronte aperturista naturalmente ci sono i gestori delle piste da ballo che evidenziano una sorta di discriminazione nei confronti di un comparto di assoluto rilievo per il numero di operatori e per il giro d’affari consistente.

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L’associazione di categoria assicura il Cts: gli ingressi nei locali saranno consentiti soltanto a chi è munito di green pass, dunque vaccinati, guariti oppure persone che si sono sottoposte a tampone.

Per gli scienziati rimane l’incognita su chi debba controllare i clienti, soprattutto negli spazi dove la capienza è molto alta e quelli che organizzano eventi con accessi difficili da monitorare. Ma anche il timore per la difficoltà di effettuare il tracciamento di fronte a un caso di positività.

Intanto si guarda con interesse a quanto è successo sabato scorso a San Marino dove quasi 3000 ragazzi hanno ballato all’aperto in uno spazio trasformato in discoteca per “The vibe is on”, il primo evento musicale Covid free.

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