La Gran Bretagna vuole togliere i cellulari agli studenti

Crociata contro gli smartphone con il rischio di incoraggiarne l'uso clandestino

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Dipendenza da telefonino

Al bando i telefonini nelle scuole britanniche. La proposta è del ministro dell’Istruzione Gavin Williamson alla luce dei risultati di uno studio condotto di recente nei diversi istituti del regno. L’8% degli studenti inglesi arranca a causa della dipendenza da smartphone, il 15% avrebbe invece maggiori difficoltà di apprendimento.

Questi dati vanno ad incrociarsi con quelli relativi al possesso di cellulari da parte degli under 18: la metà dei bambini che ha compiuto dieci anni ne possiede uno mentre, nella fascia dai 12 ai 15 anni, otto ragazzi su dieci non ne possono più fare a meno.

L’obiettivo del governo inglese è quello di vietare l’uso dei dispositivi non solo durante le lezioni ma per tutto il tempo passato fra le mura scolastiche.

L’eventuale stop però non piace a molti insegnanti che hanno bollato la proposta  come un “polverone” rispetto al problema più urgente che è quello di recuperare il tempo perduto a causa della pandemia. D’altra parte c’è chi nota come le limitazioni all’uso degli smartphone siano già in vigore seppure demandate alle direttive dei singoli presidi e con differenze territoriali.

Sono soprattutto gli istituti privati quelli più rigidi sulla policy dei telefonini. Alla South Hampstead High School, una delle migliori scuole femminili di Londra, soltanto alle ragazze del biennio finale del liceo è concesso di portare il telefono a scuola e possono usarlo solo nella sala comune a loro riservata: se sorprese nei corridoi con lo smartphone in mano rischiano grosso.

Secondo alcuni presidi, il bando totale può funzionare in alcune scuole ma non in tutte e rischia di incoraggiare l’uso «clandestino» dei cellulari.

Sul fronte opposto però ci sono i genitori preoccupati su come contattare i propri figli.

Le questioni da affrontare dunque sono molte. Se Williamson riuscirà a portare a termine la sua crociata contro i cellulari si saprà solo al termine di sei settimane di consultazione che non sembrano iniziate all’insegna dell’unanimità.

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