C’era tanta gente, stamani, dalle parti del ponte di ferro che collega viale Marconi all’Ostiense, uno di quei manufatti di cui non ci si rende conto fino a che non ci sono più. Un ponte che risale alla metà dell’ottocento e che ora come si sa è bruciato nella notte tra il 2 e il 3 ottobre. Viabilità ko e persino impedimento della navigazione sul Tevere e delle passeggiate in bici o a piedi al limitare dell’acqua, in un’atmosfera senza tempo. Perché è bruciato? Il fuoco si è sprigionato dalle baracche dei poveracci nascoste nella fitta vegetazione che nessuno tiene a bada? Oppure è stato per mancanza di manutenzione? Le indagini diranno la “vera” verità. Intanto, quello che è sotto gli occhi tutti, anche di chi non li apre mai, è il degrado diffuso. Stavolta è toccato allo storico ponte, domani… chissà.

Quel che resta del ponte di ferro a Roma
tanta gente, stamani, dalle parti del ponte di ferro che collega viale Marconi all'Ostiense
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