Autostrada A24 casello

Caro pedaggi: verso lo stop alla stangata per l’A24

Il governo sta studiando soluzioni per bloccare i rincari: a breve l'ufficialità del blocco

Stangata A24 e A25, si va verso lo stop dei rincari. Non c’è ancora l’ufficialità formale ma da ambienti del governo è emersa la volontà di stoppare l’aumento del 34 per cento per i tratti autostradali dell’A24 e l’A25 previsti dal primo luglio.

Un maxi aumento che in realtà sarebbe dovuto partire il primo gennaio, se la stessa società autostradale – la Strada dei Parchi – considerata le pressioni dei sindaci del territorio – non avesse fatto slittare i rincari al primo luglio.

La battaglia contro i rincari autostradali è partita l’anno scorso ed è stata scandita da più riunioni e proteste ai caselli di organizzata dai cento sindaci delle regioni interessate e da una cinquantina di parlamentari (in realtà quest’ultimi non sempre in prima fila). In 14 anni, hanno lamentato più volte con pressioni al ministero dei Trasporti, l’aumento sull’autostrada che collega Lazio e Abruzzo e viceversa era già lievitata del 187 per cento e “un altro aumento avrebbe comportato la morte dei piccoli borghi montani”.

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Domani 4 maggio il ministro Giovannini riferirà sul tema in parlamento in risposta di una interrogazione parlamentare presentata dal deputato originario di Subiaco  Francesco Lollobrigida (FdI).

Una delegazione dei sindaci del territorio“, spiega Fiorenzo De Simone, sindaco di Vicovaro, “sarà presente in Parlamento per incontrare tutti i rappresentanti dei gruppi parlamentari e in particolari i membri delle commissioni che si occupano di trasporti e infrastrutture“. 

“Le prossime proteste ai caselli, però, non si fermano”, dichiara Gina Panci, commissario della X Comunità montana e sindaco di Cerreto Laziale, “Vogliamo risposte concrete viceversa non ci fermeremo”.

 

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