TIVOLI – Strade sporche, a pulire ci pensa la Comunità Islamica

A Bagni si mobilitano gli iscritti del Centro culturale “Al Abrar”

Carte, bottiglie, erbacce ai margini delle strade. Uno scenario affatto decoroso per un luogo di culto, di preghiera, di socialità e solidarietà.

Così per bonificare la zona la Comunità Islamica ha deciso di scendere in strada munita di scope, ramazze, raccoglitori e cariola, perfino di cesoie e decespugliatore.

Accade nell’area industriale del Barco, a Tivoli Terme, quartiere alla periferia della città di Tivoli compreso tra Villalba di Guidonia e lo storico stabilimento delle Terme di Roma.

Proprio nella zona industriale, al civico 2 di via Tazio Nuvolari, da due anni ha sede il Centro culturale “Al Abrar”, oltre 300 iscritti di diverse nazionalità e con la medesima fede in Allah.

Almeno una volta a settimana cittadini italiani, marocchini, egiziani, tunisini, pakistani, bengalesi, albanesi e romeni si alternano nelle operazioni di pulizia di via Tazio Nuvolari, via Dorando Petri e via Tiburtina.

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Si tratta dell’area circostante il Centro culturale “Al Abrar” – letteralmente in arabo sta per ‘i virtuosi’, ‘i giusti’ – che ha sede all’interno di un capannone con annesso giardino, gestito da un Direttivo di 5 persone, due marocchini, un egiziano, un algerino e un italiano.

Questa zona è dimenticata dal Comune di Tivoli, spiega Felice Esposito, 46enne di origini campane trapiantato a Tivoli Terme, Vice Presidente del Centro Culturale diretto dal coetaneo Mohamed Balul.

Se nessuno pulisce, ci pensiamo noi come ci suggerisce la nostra religione – prosegue Esposito, ex operatore Rai, oggi di professione Ncc, sposato con una donna albanese e padre di tre figli – L’idea è nata dalla necessità di donare alle tante famiglie che frequentano il Centro una strada pulita da percorrere a piedi.

Sia di giorno che di sera molte persone vengono in auto a mangiare in queste strade e abbandonano a terra carte, cartoni e bottiglie: purtroppo non pulisce nessuno e qualcuno deve pur farlo”.

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Il Centro culturale “Al Abrar” è un luogo di culto dove si prega 5 volte al giorno, all’alba, alle 12, alle 15, alle 17 e alle 19 e dove a marzo si rispetterà il Ramadam.

Ma non solo.

Da noi – conclude Felice Esposito – tutti i giorni si svolgono attività per i bambini e attività sociali per le famiglie straniere, soprattutto per quelle appena arrivate in Italia, sostenendole nel disbrigo delle pratiche burocratiche.

Ma non mancano le attività di solidarietà a favore delle famiglie economicamente più fragili”.

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