GUIDONIA – “La terra è di chi la coltiva”, al Museo Lanciani la mostra itinerante di Filiberto Sbardella

Dal 4 febbraio al 26 marzo a Montecelio la retrospettiva "Architettura per il sociale" ideata e curata da Pasquale Biagio Cicirelli e Claudio Gatti

Il Museo Civico Archeologico Rodolfo Lanciani di Guidonia Montecelio, ospiterà dal 4 febbraio al 26 marzo 2023 la sesta tappa della mostra “La terra è di chi la coltiva: il 900 di Filiberto Sbardella in un Progetto Espositivo Itinerante”.

La retrospettiva, ideata e curata dal Dottor Pasquale Biagio Cicirelli e dall’Architetto Claudio Gatti, in questa occasione potrà godere infatti – per gentile concessione dell’Amministrazione Comunale e della Direzione museale – di questa prestigiosa quanto unica cornice storico-culturale.

Filiberto Sbardella, nato a Palestrina nel 1909, allievo di Gustavo Simoni e Tito Venturini Papari, con le sue opere musive e le grandi tempere murali esposte nelle varie Triennali milanesi, è tra gli artisti più rappresentativi degli anni ‘30.

Diplomatosi all’Accademia di Brera, partecipa a diverse edizioni della Biennale di Venezia, collaborando con i grandi maestri del Novecento come Gio Ponti, Gian Paolo Lazzaro, Piero Fornasetti, Giacomo Manzù, Giuseppe Pagano, Aligi Sassu, Renato Guttuso, Gerardo Dottori, Marcello Gallian, Goffredo Petrassi, e i futuristi Mario Sironi ed Enrico Prampolini.

Durante il secondo conflitto mondiale Sbardella interrompe gli studi e l’attività artistica per dedicarsi a quella di partigiano nella Resistenza romana. Riprende successivamente gli studi e i rapporti con l’arte, iniziando così la seconda parte della sua vita professionale, dedicata quasi esclusivamente all’Architettura, con una prolifica attività assieme a progettisti come Begnotti, Petrangeli, Pasquali, Cioppi, in lavori di rilievo come il Comprensorio PEEP nel quartiere Labaro di Roma, la sede della Regione Marche a Pesaro, l’Impianto polisportivo Comunale di Chianciano Terme, o la Scuola sindacale CGIL di Ariccia, fino al 1983, anno della sua scomparsa.

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Il Progetto Espositivo Itinerante dedicato alla figura del maestro Sbardella, con nostra grande soddisfazione – raccontano I curatori – questa volta è accolto (con la collaborazione dei ragazzi della sez. Cornicolana del GAL) nel prestigioso Museo Civico Archeologico R. Lanciani di Montecelio.

Ma negli anni scorsi è stato proposto anche a Latina nel Museo della Terra Pontina e nella Casa del Combattente con il patrocinio di Italia Nostra Onlus, a Cervia presso i Magazzini del Sale (ospite del Prof. Vittorio Sgarbi), e poi nelle Biblioteche, nelle Scuole e nelle Piazze di Palestrina, Guidonia, Viterbo, e nelle manifestazioni dedicate al “25 Aprile – Festa di Liberazione” organizzate dalle varie sezioni di ANPI e ARCI.

Per questo quindi, sono tanti coloro che dobbiamo ringraziare: le Amministrazioni Comunali, gli Enti, le Associazioni Culturali, gli Archivi Storici, gli Istituti Scolastici, gli studenti, I visitatori, e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo Progetto che ogni anno si rinnova e si arricchisce sempre di più, come dimostra ad esempio il progetto didattico parallelo avviato con i ragazzi dell’IIS. Eliano Luzzatti di Palestrina.

Pertanto, vi aspettiamo a Montecelio dal 4 febbraio al marzo 2023!

E per i non residenti sarà anche un’ottima occasione per visitare le bellezze di questo bellissimo Borgo alle porte di Roma.

Il Museo infatti, intitolato al principe della topografia romana professor Rodolfo Lanciani, è ubicato presso l’ex Complesso Conventuale di San Michele Arcangelo, sul Monte Albano e, grazie agli scavi condotti nei territori limitrofi da parte della Soprintendenza Archeologica per il Lazio, dispone di un consistente patrimonio archeologico esposto nelle sale e attorno al suggestivo chiostro dell’ex complesso conventuale, con una serie di pregevoli sculture d’età imperiale, reperti di era protostorica, paleolitica, e di età romana, come il celebre gruppo scultoreo della Triade Capitolina, le statue di Ercole e Dioniso, reperti ceramici e lapidei, statue e decorazioni”.

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